Il tempo è un fattore critico per molte famiglie e imprese che hanno beneficiato delle detrazioni sulle fatture emesse nel 2022. Il rischio di perdere questi sconti è sempre più imminente, poiché se non registrati sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo, non sarà più possibile accedere alla cessione del credito. Tuttavia, la situazione è ancora più critica poiché le banche non hanno ancora riaperto i cordoni della borsa per accettare i crediti.

Il governo ha tentato di esercitare pressione sulle banche tramite moral suasion, ma finora non ha sortito effetti. Se le banche non accettano i crediti, gli sconti non possono essere caricati sulla piattaforma del Fisco. Pertanto, si sta discutendo di un nuovo intervento di emergenza per “salvare” gli sconti del 2022.

Il ministero dell’Economia sta discutendo di una norma che potrebbe risolvere la situazione. In pratica, la norma prevede una sorta di “parificazione” tra l’avvenuta presentazione della richiesta di sconto alla banca e la sua effettiva acquisizione. In altre parole, non sarà necessario che la banca abbia terminato l’iter e accettato il credito, ma sarà sufficiente aver presentato la richiesta all’istituto di credito per poter registrare lo sconto sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate.

Questa possibilità potrebbe essere inserita in un nuovo decreto ad hoc di un solo articolo, che poi confluirebbe nel provvedimento sul Superbonus in discussione alla Camera. Tuttavia, l’iter del provvedimento prosegue comunque, con il termine per la presentazione degli emendamenti parlamentari che è scaduto oggi a mezzogiorno. Il relatore del provvedimento, Andrea De Bertoldi di Fratelli d’Italia, sta lavorando per raccogliere le proposte di modifica dei gruppi parlamentari.