Negli ultimi tempi, si è diffusa la notizia di una possibile sospensione dei pagamenti delle pensioni da parte dell’INPS, il principale ente previdenziale italiano, per i pensionati titolari di prestazioni legate al reddito che non abbiano dichiarato i propri redditi e quelli dei componenti del proprio nucleo familiare, qualora richiesti e rilevanti ai fini della prestazione di cui sono beneficiari. La scadenza per la presentazione della dichiarazione è il 28 febbraio di ogni anno e la mancata presentazione può portare alla sospensione della pensione e successivamente alla revoca della stessa, oltre al recupero coattivo dei pagamenti effettuati.
Questa disposizione è introdotta per consentire all’INPS di verificare l’esistenza o meno del diritto alle prestazioni percepite e garantire che la pensione sia corrisposta soltanto ai soggetti effettivamente aventi diritto. Sono tenuti all’invio della dichiarazione reddituale i pensionati che negli anni precedenti a quello di verifica non hanno avuto altri redditi oltre alla pensione, coloro che sono esonerati dall’obbligo di presentazione all’Agenzia delle Entrate e che possiedono redditi ulteriori alla pensione, nonché i titolari di alcune tipologie di redditi rilevanti ai fini previdenziali.
Per evitare la sospensione della pensione, i pensionati interessati possono inviare la dichiarazione reddituale direttamente all’INPS accedendo al servizio RED semplificato sul sito web dell’ente, presentare la dichiarazione presso le strutture territoriali dell’INPS o dei CAF, oppure chiamare il Contact Center dell’INPS. È importante sottolineare che questa disposizione è valida anche per i pensionati residenti all’estero.