Manca poco alle 19 e due uomini, di 35 e 26 anni, sono in via Santa Maria a Cubito, Giugliano in Campania. Stanno armeggiando sullo sportello di una Fiat 500. Sembrano intenzionati a rubarla e quando spaccano uno dei deflettori, il loro obiettivo è ormai chiaro. Uno dei due sale in auto ma non fa in tempo a mettere in moto. Un maresciallo dei Carabinieri libero dal servizio assiste alla scena e allerta la centrale operativa. Arrivano in supporto i militari del nucleo radiomobile di Giugliano. I due non riescono a fuggire. Finiscono in manette per tentato furto aggravato. Addosso attrezzi per lo scasso e una centralina per forzare le difese elettroniche delle vetture. Sono ora in attesa di giudizio.

In un altro caso simile, invece, identico copione dell’arresto che i carabinieri di Sansepolcro già operarono lo scorso ottobre quando nel parcheggio di un supermercato biturgense i militari di via del Prucino notarono alcuni movimenti sospetti: tre uomini, ieri sera come ad ottobre, si sono alternati in ingresso ed in uscita dall’esercizio commerciale, estraendo dai loro giubbotti prodotti di vario genere depositandoli in auto, per poi fare subito ritorno all’interno. Tutti e tre di origine georgiana, ma di fatto domiciliati a Napoli, da dove provengono a bordo di auto sempre diverse e noleggiate da altre persone forse appartenenti allo stesso gruppo ma con ruoli diversi. Ad ottobre, dopo la convalida dell’arresto del Tribunale di Arezzo, furono rilasciati per fargli fare ritorno nella metropoli partenopea, ma sembra che la lezione non sia servita: gli stessi tre soggetti sono ritornati alla carica ritentando il colpo nello stesso supermarket, probabilmente perché si trova molto vicino allo svincolo della E45, che offre una rapida via di fuga.