Arriva Roberto Fico a sostegno di Ciro Aniello D’Ambrosio. Il presidente della commissione parlamentare Vigilanza Rai è la guest star della serata e ne ha per tutti: «Purtroppo siamo arrivati ad un punto in cui se succede che un sindaco completa un mandato senza essere indagato, dobbiamo stupirci – dice Fico riferendosi a Leo Annunziata – questo dovrebbe essere la normalità ed è questo l’obiettivo ultimo di noi attivisti. I Comuni ci hanno tolto tutto, al punto che applaudiamo un amministratore che ha fatto un marciapiede e tinteggiato delle scuole. Invece, ad esempio, con noi ci saranno presidi fissi contro i roghi tossici finché non saranno annullati».
Ma una stoccata durissima alla “vecchia politica” è quella che arriva dal consigliere regionale Luigi Cirillo. Ed è lui a parlare delle “ferite” di Poggiomarino, vasche ed inquinamento: «Vero, De Luca ha fatto una promessa e non l’ha ancora rispettata, ma nel 2014 sono spariti dai fondi di Arcadis i soldi per le bonifiche di Fornillo e Pianillo, 18 milioni di euro “definanziati” durante la gestione Caldoro. Destra e sinistra sono uguali, non hanno fatto nulla per migliorare questo territorio».
Il candidato a sindaco Ciro Aniello D’Ambrosio punta sulla campagna elettorale in corso: «Chi sporca la città non può governarla – afferma – abbiamo firmato un protocollo contro il manifesto selvaggio, ma tutti lo stanno violando tranne noi. Inoltre abbiamo le strade piene di volantini elettorali, cosa che ai miei ragazzi non permetto. Se oggi non pensano al decoro di Poggiomarino, non vedo come potranno essere attenti una volta arrivati ad amministrare». Presente nuovamente accanto ai pentastellati poggiomarinesi il senatore Sergio Puglia: «Con il passaparola si può fare tanto anche soltanto nell’ultima settimana. I nostri ragazzi sono agnelli tra i branchi di lupi e di affaristi».
E tra gli interventi dei candidati al consiglio comunale è particolarmente interessante quello di Simone Battaglia: «A Poggiomarino abbiamo 5 candidati a sindaco ed oltre 200 aspiranti consiglieri comunali, ma di questi il 90% fa politica solo in questo mese e fino al giorno dopo le elezioni. I mal di pancia veri arrivano quando quei carrozzini devono dividersi la torta, o ancora quanto ad un passo dalle urne giungono provvedimenti come le concessioni in deroga». E ancora: «Noi del MoVimento 5 Stelle chiuderemo questa propaganda spendendo appena 2mila euro, soldi che non bastano neppure ad un normale riempilista di un altro schieramento».