La Dpc (Data Protection Commission) irlandese ha annunciato di aver multato WhatsApp Ireland per 5,5 milioni di euro per violazioni della normativa Gdpr. La decisione è arrivata dopo un’inchiesta sulla raccolta e il trattamento dei dati da parte di WhatsApp. La Commissione ha sostenuto che WhatsApp non ha fornito informazioni chiare agli utenti su come i loro dati sarebbero utilizzati e ha invitato l’azienda a rendere conformi le proprie operazioni di trattamento dei dati entro sei mesi.

Secondo la Dpc, WhatsApp ha aggiornato i propri Termini di servizio prima dell’entrata in vigore del Gdpr, informando gli utenti che per continuare ad avere accesso al servizio avrebbero dovuto accettare i nuovi termini. Tuttavia, la Commissione ha sostenuto che le informazioni fornite non erano sufficientemente chiare e che gli utenti non avevano compreso appieno quali trattamenti sarebbero stati effettuati sui loro dati e con quali scopi.

WhatsApp Ireland ha dichiarato di non essere d’accordo con la decisione e di voler fare ricorso, sostenendo di aver offerto livelli elevati di privacy e di aver operato in modo conforme dal punto di vista tecnico e legale. Un portavoce dell’azienda ha dichiarato: “WhatsApp ha guidato il settore della messaggistica privata offrendo crittografia end-to-end e livelli di privacy che proteggono le persone. Crediamo fermamente che il modo in cui il servizio opera sia conforme dal punto di vista tecnico e legale”.

Tuttavia, la multa di 5,5 milioni di euro rappresenta un segnale forte da parte della Dpc per tutte le aziende che operano in Irlanda e che devono rispettare la normativa Gdpr. La protezione dei dati personali è una questione prioritaria per la Commissione e questa decisione dimostra che non esiterà a sanzionare le aziende che non rispettano le leggi sulla privacy.