I carabinieri, su disposizione del Gip di Napoli, hanno arrestato Nicola e Massimo Pezzella, ritenuti vicini al clan dei Casalesi. L’ordinanza per Nicola Pezzella, già detenuto e genero di Carmine Schiavone – primo pentito della cosca, da cui aveva sposato e poi divorziato la figlia – è stata notificata nel carcere di Voghera. Il fratello Massimo è stato invece catturato a Casal di Principe.

Le accuse: minacce al pentito per ostacolare un’inchiesta sul traffico internazionale di droga

Secondo l’accusa, i due fratelli avrebbero inviato almeno otto lettere intimidatorie a un collaboratore di giustizia per impedirgli di fare i loro nomi nell’ambito di un’indagine della Procura di Perugia su un traffico internazionale di sostanze stupefacenti. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Perugia, con il supporto del Comando Provinciale di Caserta, hanno dato esecuzione all’arresto contestando anche l’aggravante mafiosa.

L’inchiesta, coordinata dal Procuratore Raffaele Cantone, aveva smantellato un’organizzazione dedita all’importazione di grandi quantità di droga destinate alle piazze di spaccio di Perugia e di altre città italiane. Tra gli arresti più significativi, quello di un membro del gruppo fermato in Francia nel 2023 con 33 chili di droga tra cocaina ed eroina. L’uomo, ritenuto vicino ai Casalesi, aveva iniziato a collaborare con la giustizia, indicando il ruolo dei fratelli Pezzella.

Le nuove accuse a carico di Nicola Pezzella

Proprio grazie alle dichiarazioni del pentito, nell’aprile 2024 era arrestato il 58enne Nicola Pezzella, considerato un esponente di vertice del clan dei Casalesi. Da quel momento avrebbe tentato di convincere il collaboratore a ritrattare o a non fare dichiarazioni che coinvolgessero lui e il fratello, inviandogli lettere intimidatorie sia prima sia dopo l’arresto. Durante la detenzione si sarebbe avvalso di Massimo per far recapitare le missive.

Per Nicola Pezzella questa non è l’unica pendenza giudiziaria recente. Dopo il primo arresto legato all’inchiesta di Perugia, è raggiunto da una seconda ordinanza del Gip di Napoli, emessa su richiesta della Dda, per associazione mafiosa. Secondo gli inquirenti avrebbe avuto il compito di riavvicinare le fazioni Bidognetti e Schiavone all’interno del clan. L’ordinanza eseguita oggi rappresenta quindi il terzo provvedimento cautelare a carico di Pezzella nell’arco di poco più di un anno.