Anni di violenze subite in silenzio, due fratture al naso e un incubo che sembrava non avere fine. È la storia di una donna di Brusciano che, dopo l’ennesima aggressione avvenuta il 5 novembre, è riuscita a chiedere aiuto alle Forze dell’Ordine durante una videochiamata, grazie al coraggio e al supporto della figlia. Secondo quanto emerso, l’uomo – suo compagno – l’avrebbe picchiata ancora una volta, provocandole traumi e lesioni giudicate guaribili in 30 giorni di prognosi. Questa volta, però, la vittima ha trovato la forza di reagire e di segnalare la violenza in corso, consentendo un intervento tempestivo della Polizia che ha messo fine alla serie di abusi.
La vicenda è resa nota dal deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha ricevuto la denuncia per maltrattamenti in famiglia, corredata da referti medici e verbali delle Forze dell’Ordine.
Il commento di Borrelli: “Un grido d’allarme che non può restare inascoltato”
“Questa storia non è solo un caso di cronaca nera, ma l’ennesimo grido d’allarme che squarcia il velo dell’ipocrisia”, ha dichiarato Francesco Emilio Borrelli.
“Una donna è stata sfregiata due volte, costretta a ritirare una precedente denuncia e a ricadere nel terrore, finché il coraggio e l’amore filiale non l’hanno salvata. Ciò dimostra quanto sia fragile la tutela offerta alle vittime e quanto sia urgente agire.”
Il parlamentare ha ribadito la necessità di rafforzare gli strumenti di protezione per le donne che denunciano violenze domestiche, sottolineando come molte di loro restino senza adeguato sostegno istituzionale dopo la prima denuncia.





