Il clan camorristico D’Alessandro controllava in modo occulto e in regime di monopolio il servizio di ambulanze e soccorso 118 diretto all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. È quanto emerso da una complessa indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli, che ha portato questa mattina i carabinieri di Torre Annunziata ad eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone.

I destinatari del provvedimento sono gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di trasferimento fraudolento di valori, illecita concorrenza con violenza e minaccia e tentata estorsione, tutti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan D’Alessandro.

Monopolio del servizio ambulanze all’ospedale San Leonardo

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il gruppo criminale avrebbe imposto con la forza e tramite intimidazioni sistematiche un monopolio del trasporto infermi e del servizio di soccorso nel territorio stabiese. Gli imprenditori concorrenti, per paura di ritorsioni, sarebbero stati costretti a rinunciare alle proprie attività.

Attraverso una società di copertura, oggi sottoposta a sequestro preventivo su disposizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, il clan avrebbe così gestito in modo esclusivo il servizio di ambulanze collegato all’ospedale cittadino, consolidando il proprio controllo economico e territoriale.

Tentativo di controllo anche sullo stadio Menti

Le indagini hanno inoltre accertato un tentativo di imposizione del servizio di ristoro e bar all’interno dello stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, sede degli incontri casalinghi della squadra Juve Stabia. Anche in questo caso, secondo l’accusa, il clan avrebbe cercato di ottenere vantaggi economici sfruttando il metodo mafioso.

Le accuse e le prossime fasi

Le due persone arrestate sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini, coordinate dalla DDA di Napoli, mirano a ricostruire nel dettaglio la rete di interessi economici riconducibili al clan D’Alessandro, storicamente attivo nel controllo delle attività commerciali e dei servizi della zona stabiese.