Ancora un rinvio nella consegna dei nuovi treni destinati alla Circumvesuviana. La società costruttrice, la spagnola Stadler, ha comunicato a Eav – l’azienda di trasporto della Regione Campania – la richiesta di una modifica dei tempi di consegna, che rappresenta la terza proroga in quattro anni. Secondo quanto riportato da La Repubblica Napoli, Eav, guidata dal presidente Umberto De Gregorio, ha respinto la richiesta e si è detta pronta ad applicare le penali contrattuali e, se necessario, a chiedere un risarcimento danni. In una lettera inviata il 7 novembre alla sede di Stadler a Valencia, l’azienda regionale ha definito la situazione “drammatica”, sottolineando le gravi ripercussioni sul servizio ferroviario.

Solo tre treni consegnati su 56 previsti

Il contratto, frutto di una gara bandita nel 2019, prevedeva la fornitura di 56 convogli, ciascuno dal costo di circa 6,5 milioni di euro. Finora, però, solo tre treni sono arrivati nelle officine Eav di Napoli, nessuno dei quali ancora in servizio poiché in attesa di collaudo.

Secondo i termini originari, Stadler avrebbe dovuto consegnare 38 treni già entro questa fase del progetto. Tuttavia, come evidenzia la nota dell’Eav, non è ancora chiaro quando avverrà il primo collaudo.

La posizione di Eav e lo scontro legale in vista

Nel documento inviato ai fornitori, Eav precisa che non accoglierà ulteriori proroghe né modifiche alle condizioni economiche del contratto. L’azienda regionale si riserva inoltre di agire “in tutte le sedi, anche giudiziarie”, per ottenere un risarcimento dei danni causati dai ritardi.

“Eav diffida Stadler ad attivare, ad horas, ogni azione utile al recupero dei ritardi accumulati nella consegna dei veicoli”, si legge nella lettera ufficiale.

Un’eredità per il nuovo governo regionale

La questione della Circumvesuviana sarà uno dei primi dossier sul tavolo del nuovo presidente della Regione Campania, che sarà eletto il 23 e 24 novembre. I nuovi treni sono considerati fondamentali per ridurre le continue soppressioni e guasti che penalizzano il servizio.

A complicare ulteriormente il quadro c’è lo sciopero di 24 ore indetto oggi dal sindacato Confail, che nella precedente protesta aveva registrato un’adesione di quasi il 30% dei lavoratori.