Fiumi di droga, in particolare cocaina, ma anche violenza ed estorsioni. È questo il quadro emerso dall’operazione condotta dalla Polizia di Stato di Benevento, con il supporto dell’unità cinofila e del Reparto Volo della Questura di Napoli, che ha portato all’arresto di sette persone tra Napoli, Casoria e il Sannio.

L’operazione, eseguita all’alba di ieri, ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA). I destinatari del provvedimento sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, tentata estorsione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco.

I nomi degli indagati e le misure cautelari

Il giudice ha disposto il carcere per:

Edoardo Musella, 44 anni, di Casoria (attualmente irreperibile);

Gennaro Musella, 66 anni, del quartiere Vasto di Napoli;

Giuseppe Mucci, 57 anni, di Benevento;

Bruno Adinolfi, 32 anni, del Vasto;

Roberto Marino, 51 anni, di Altavilla Irpina;

Sabato Ferrante, 24 anni, di Avellino.

Agli arresti domiciliari invece:

Patrizio Buonocore, 61 anni, residente a Giugliano in Campania;

Gennaro Ferrante, 31 anni, di Avellino.

Resta ancora latitante Edoardo Musella, ritenuto uno dei vertici dell’organizzazione. Le indagini sono in corso per rintracciarlo nelle prossime ore.

La rete del traffico di droga

Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, l’associazione criminale avrebbe avviato un’intensa attività di spaccio di cocaina tra l’aprile 2023 e il giorno del blitz.
A capo del gruppo, secondo gli inquirenti, ci sarebbe stato Gennaro Musella, descritto come l’organizzatore dei viaggi e dei trasporti di droga, affiancato dal figlio Edoardo nella gestione e nella distribuzione delle sostanze stupefacenti.

Nel corso delle indagini, la polizia ha documentato diverse cessioni di cocaina per importi elevati: in un caso per un valore di circa 5.000 euro, in un altro per 4.100 euro, entrambe a carico di Giuseppe Mucci, considerato uno dei principali acquirenti e distributori locali.

L’episodio di estorsione e violenza

L’inchiesta ha inoltre svelato un grave episodio di estorsione avvenuto il 5 dicembre 2022, per un importo di 32.500 euro.
Secondo l’accusa, Roberto Marino, Gennaro Ferrante e Sabato Ferrante avrebbero aggredito un uomo ritenuto debitore del gruppo. La vittima, minacciata con una mitraglietta e colpita con il calcio di una pistola, fu pestata a sangue con calci e pugni.
Rimase ferita, ma riuscì a cavarsela con un trauma cranico e una prognosi di cinque giorni.

Le indagini e la posizione degli indagati

L’indagine, durata quasi due anni, ha permesso di ricostruire l’intera filiera del traffico di droga tra Napoli, Casoria e Benevento, e di far emergere i legami tra narcotraffico e violenze estorsive.
Gli indagati restano presunti innocenti fino a sentenza definitiva, come previsto dall’articolo 27 della Costituzione.

La Squadra Mobile di Benevento e la DDA di Napoli proseguono gli approfondimenti investigativi per completare il quadro probatorio e localizzare il latitante Edoardo Musella, considerato uno dei principali registi della rete criminale.