A partire da dicembre 2025 entrerà ufficialmente in vigore il Conto Termico 3.0, la nuova misura statale per sostenere gli interventi di efficientamento energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Con un fondo annuo di 900 milioni di euro, il programma si rivolge a privati, imprese e pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di ridurre i consumi e favorire la transizione energetica nazionale.

Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e primi dettagli operativi

Il decreto, firmato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Restano tuttavia da definire alcune modalità operative, che potranno incidere sui tempi effettivi di accesso ai contributi.
Uno degli aspetti più innovativi del Conto Termico 3.0 riguarda l’assenza di vincoli fiscali o reddituali, a differenza di altri incentivi come il Bonus Casa o l’Ecobonus. Ciò significa che tutti i cittadini, indipendentemente dalla fascia di reddito, potranno presentare domanda.

Erogazione rapida dei contributi

Il nuovo sistema prevede tempi di erogazione molto più brevi rispetto alle versioni precedenti.
Per importi fino a 15.000 euro, il contributo sarà versato in un’unica soluzione.
Per cifre superiori, il pagamento avverrà in massimo cinque rate annuali, ma sempre senza l’intermediazione delle detrazioni fiscali, rendendo l’intero processo più snello e trasparente.

Interventi ammessi per cittadini e imprese

Il Conto Termico 3.0 copre una vasta gamma di interventi, diversi a seconda del tipo di beneficiario:

Per i cittadini: sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore, installazione di pannelli solari termici, e sostituzione di scaldacqua elettrici o a gas con modelli a pompa di calore.
Rientrano inoltre tra gli interventi ammissibili i sistemi di teleriscaldamento, microcogenerazione e altre tecnologie rinnovabili innovative.

Per imprese e pubbliche amministrazioni: il programma finanzia lavori di isolamento termico, sostituzione di infissi, illuminazione ad alta efficienza, e realizzazione di cappotti termici.
Tra le novità più attese figurano l’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici e di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo.

Come richiedere il Conto Termico 3.0

Per accedere all’incentivo, il richiedente dovrà presentare domanda al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), direttamente o tramite un tecnico abilitato.
Il GSE ha predisposto un catalogo di prodotti prequalificati, che consente di velocizzare l’istruttoria delle pratiche e accedere più rapidamente ai fondi.

Entità del contributo e criteri di calcolo

Il contributo può coprire fino al 65% delle spese sostenute, ma la percentuale effettiva varierà in base a diversi fattori, tra cui:

tipologia di intervento e tecnologia installata;

potenza e rendimento energetico degli impianti;

localizzazione geografica e condizioni climatiche della zona.

Un incentivo strategico per la transizione energetica

Il Conto Termico 3.0 si candida a diventare uno degli strumenti più efficaci per favorire la decarbonizzazione del patrimonio edilizio e promuovere un uso più esteso delle energie rinnovabili.
La semplificazione delle procedure, l’eliminazione dei vincoli fiscali e la rapidità dei pagamenti rappresentano un cambio di passo importante nelle politiche nazionali per l’efficienza energetica.