Cinquemila euro per “superare” l’anno scolastico senza mai entrare in classe. Presenze assicurate, voti alti agli esami e, alla fine, un diploma che poteva arrivare a costare fino a 25mila euro. È quanto emerso dall’inchiesta della Procura di Napoli Nord, che ha notificato 54 avvisi di conclusione delle indagini preliminari a dirigenti, docenti e studenti di un istituto paritario di Sant’Antimo. L’accusa ipotizzata è di falso ideologico.

L’inchiesta

L’indagine, coordinata dalla procuratrice Anna Maria Lucchetta e affidata alla Guardia di Finanza di Frattamaggiore guidata dal tenente colonnello Carmine Bellucci, riguarda l’anno scolastico 2023/2024.

Le prime segnalazioni sono arrivate in procura attraverso denunce anonime. Gli investigatori hanno accertato che le presenze a scuola erano falsificate: mentre i registri segnavano gli studenti in aula, molti di loro si trovavano in tutt’altro luogo.

Controlli alla frontiera e ai posti di blocco hanno rivelato che diversi iscritti risultavano, nello stesso orario di lezione, al Brennero, a Roma o a Milano. Le verifiche incrociate con i database delle forze di polizia e sopralluoghi presso residenze e domicili hanno confermato l’assenza sistematica degli studenti, spesso maggiorenni e fuori sede.

La Procura sottolinea che le indagini rientrano nel protocollo d’intesa tra Ministero dell’Istruzione e Guardia di Finanza, volto a contrastare il fenomeno dei cosiddetti “diplomifici”.

I precedenti

Il caso di Sant’Antimo arriva infatti a pochi giorni da un’altra inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Bologna, che ha smantellato un sistema simile con base a Nola e collegamenti con istituti paritari in Campania e Marche.

In quell’occasione, gli studenti – soprattutto provenienti dall’Emilia-Romagna – riuscivano ad arrivare al diploma con un esborso di circa 6.000 euro, grazie a falsi documenti PCTO, attestazioni di frequenza con residenze fittizie e compiti scritti predisposti senza data. Le indagini hanno portato al sequestro di un centro studi bolognese, di una sua sede a Firenze e di una scuola paritaria a Nola.