Un piccolo sostegno economico può fare la differenza, soprattutto per chi ha redditi contenuti. È il caso del bonus da 100 euro previsto per alcune categorie di lavoratori, che però non arriva in automatico ma va richiesto con una procedura specifica.

Molti rischiano di perderlo, semplicemente perché non conoscono le modalità di recupero o non rispettano la scadenza fissata per il 2025.

Perché il bonus non arriva in busta paga

Quando si parla di indennità statali, spesso si pensa a un accredito diretto in busta paga. In realtà, non sempre funziona così: alcuni lavoratori devono attivarsi personalmente per ottenere quanto spetta loro.

Questo accade soprattutto nel settore del lavoro domestico (badanti, colf, assistenti familiari), dove il datore di lavoro non è sostituto d’imposta e quindi non gestisce né trattenute né rimborsi fiscali.

Di conseguenza, i lavoratori devono recuperare l’indennità attraverso la dichiarazione dei redditi, compilando il modello 730.

Chi ha diritto al Bonus 100€

L’indennità riguarda in particolare le badanti che non hanno ricevuto a dicembre 2024 il bonus una tantum in busta paga.
Per ottenerlo è necessario:

avere avuto nel 2024 un reddito fino a 28.000 euro;

avere almeno un figlio a carico;

presentare correttamente la richiesta con il modello 730 entro la scadenza prevista.

Scadenza e modalità di richiesta

Il termine ultimo per richiedere il bonus è fissato al 30 settembre 2025.
Chi presenta il modello 730 e ha diritto al rimborso riceverà i 100 euro:

entro dicembre 2025 direttamente sul conto corrente (se è stato comunicato l’IBAN all’Agenzia delle Entrate);

entro marzo 2026 tramite assegno vidimato, se non è stato fornito l’IBAN.

Consigli pratici per non perdere il bonus

Per non rischiare di rinunciare al sostegno economico, è importante:

conservare la documentazione sui redditi e sul nucleo familiare;

verificare l’IBAN comunicato all’Agenzia delle Entrate;

compilare e inviare in tempo il modello 730.

Un importo contenuto, certo, ma che può rappresentare un aiuto concreto nel bilancio familiare e che rischia di andare perso se non si rispettano le procedure.