La Tari (tassa sui rifiuti) resta una delle imposte più discusse dai cittadini italiani. Nonostante le polemiche, il suo ruolo è fondamentale per finanziare i servizi di raccolta e smaltimento e per garantire il decoro urbano. Tuttavia, un’analisi della Uil – Servizio Stato Sociale, Politiche Fiscali e Previdenziali mette in evidenza come i costi varino in modo significativo da città a città.
La spesa media delle famiglie italiane
Lo studio ha preso in esame la spesa annuale di una famiglia tipo di quattro persone, residente in un’abitazione di 80 metri quadrati con un reddito ISEE di 25.000 euro.
Il risultato mostra un aumento generalizzato della Tari in tutta Italia, con una media nazionale pari a 337,77 euro annui.
Le città più care: Pisa al vertice, Napoli tra le prime sei
Secondo i dati, la Tari più onerosa si registra a:
Pisa: 595 euro annui;
Brindisi: 518 euro;
Trapani: 511 euro;
Genova: 508 euro;
Pistoia: 504 euro;
Napoli: 493 euro.
Con questi valori, il capoluogo campano si colloca al sesto posto a livello nazionale, confermando un peso fiscale sopra la media.
Le città più economiche: La Spezia guida la classifica
All’estremo opposto, i cittadini più fortunati vivono a:
La Spezia: 170 euro annui;
Belluno: 186 euro;
Novara: 189 euro;
Brescia: 195 euro.
Queste città dimostrano come una gestione più efficiente del servizio possa tradursi in un risparmio significativo per le famiglie.
Le grandi città: Napoli seconda solo a Genova
L’indagine ha approfondito anche il costo della Tari nelle principali città metropolitane. Qui il divario appare ancora più evidente:
Genova: 508 euro (primato nazionale);
Napoli: 492,90 euro;
Reggio Calabria: 487 euro;
Catania: 475 euro.
Molto più contenuti, invece, i costi per i residenti di:
Roma: 326,04 euro;
Milano: 305,92 euro.
Entrambe le città si collocano ben al di sotto della media nazionale, confermando come la stessa tassa possa pesare in modo molto diverso a seconda della città di residenza.
Tari: un’imposta a geometria variabile
I dati Uil mettono in evidenza una realtà chiara: la Tari non ha un impatto uniforme sul territorio nazionale. A parità di nucleo familiare e reddito, il costo può quasi triplicare a seconda del Comune di residenza.
Una differenza che continua ad alimentare il dibattito sull’equità del prelievo e sull’efficienza della gestione dei rifiuti in Italia.





