A partire da lunedì, i lavoratori del settore pubblico riceveranno un aumento in busta paga che potrà arrivare fino a 500 euro. Si tratta dell’effetto combinato del bonus fiscale introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 e del taglio del cuneo fiscale. La piattaforma NoiPA ha già reso disponibili i cedolini nella sezione riservata, confermando l’accredito degli arretrati a partire da gennaio 2025.

A quanto ammonta il bonus in busta paga
In particolare, i dipendenti con un reddito lordo annuo fino a 40.000 euro otterranno un aumento medio di circa 480 euro nella busta paga di giugno. Questo importo comprende:

Un bonus fiscale mensile pari mediamente a 80 euro

Gli arretrati dei mesi precedenti, corrisposti in un’unica soluzione

Per facilitare l’identificazione delle nuove detrazioni fiscali, il cedolino NoiPA riporta i codici E11 (per redditi fino a 20.000 euro) e E12 (per redditi compresi tra 20.001 e 40.000 euro).

Le percentuali di riduzione del cuneo fiscale
Il beneficio fiscale varia in base al reddito del lavoratore. Nello specifico:

Per redditi fino a 8.500 euro, il taglio contributivo è pari al 7,1%, Per redditi compresi tra 8.501 e 15.000 euro, è del 5,3%, Per redditi tra 15.001 e 20.000 euro, si attesta al 4,8%

In aggiunta, i dipendenti con un reddito compreso tra 20.001 e 40.000 euro beneficiano di un’ulteriore detrazione fiscale annua fino a 1.000 euro, che decresce progressivamente con l’aumentare del reddito fino al limite massimo previsto.

Possibilità di rinuncia al bonus e termini
È importante sottolineare che i lavoratori che percepiscono altri redditi non gestiti da NoiPA (come redditi da lavoro autonomo o da immobili) e che rischiano di superare i limiti di reddito complessivo possono rinunciare al bonus fiscale. La rinuncia va effettuata tramite la funzione self-service disponibile su NoiPA, al fine di evitare conguagli o restituzioni future.

Tuttavia, il termine per effettuare la rinuncia con effetto sul cedolino di giugno è scaduto il 25 maggio. Le eventuali rinunce presentate successivamente avranno effetto solo sulle mensilità successive, senza impedire l’erogazione degli arretrati già maturati, che dovranno eventualmente essere restituiti in fase di conguaglio.