Le Fiamme Gialle dei Comandi provinciali di Salerno e Napoli hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Salerno, su richiesta della Dda salernitana, che ha portato all’arresto di otto persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e altri reati correlati. L’indagine è avviata a seguito di un’esplosione di colpi di arma da fuoco contro l’abitazione del figlio di un uomo sospettato di avere un ruolo di spicco nella criminalità organizzata dell’agro nocerino-sarnese.

Le indagini hanno rivelato l’esistenza di un gruppo criminale dedito allo spaccio di stupefacenti, guidato da Domenico Tamarisco, noto come “Nardiello”, un individuo con precedenti specifici e soggetto a sorveglianza speciale nel comune di Scalea. Tamarisco avrebbe agito come intermediario tra clan camorristici di Torre Annunziata e cosche calabresi operanti nel Reggino, al fine di ottenere ingenti quantità di cocaina a prezzi vantaggiosi da trasferire in Campania.

Gli investigatori hanno identificato alcuni complici calabresi che Tamarisco avrebbe conosciuto durante la sua permanenza a Scalea: Gianluca Rovito e Pietro Santagada. Questi individui avrebbero accompagnato Tamarisco a incontri organizzati in Campania con esponenti della criminalità dell’agro nocerino-sarnese, di Torre Annunziata e di Napoli, con cui avrebbe intrattenuto attività illecite. Secondo le indagini, Tamarisco avrebbe svolto un ruolo di coordinamento e avrebbe gestito l’approvvigionamento della droga, mentre i calabresi Rovito e Santagada, insieme al nocerino Maiorino, si sarebbero occupati del trasferimento dello stupefacente dalla Calabria alla Campania.

Nel corso delle indagini, il 13 gennaio 2022, le Fiamme Gialle del nucleo di polizia economico-finanziaria di Salerno e Napoli hanno fermato un’auto sospetta, scoprendo e sequestrando sei panetti di cocaina, per un peso complessivo di oltre 7 kg. La droga era nascosta in vani situati nel bagagliaio e sotto il cruscotto dell’auto.