Le pensioni dell’anno prossimo subiranno cambiamenti, incluso lo sgravio di 90 euro. La proposta di Quota 41, inizialmente prevista per il 2024, è stata modificata e non sarà implementata nel prossimo anno. L’opzione di estendere Quota 103 rimane, ma potrebbero essere disponibili solo l’Opzione Donna e l’APE sociale. I pensionati attualmente affrontano ritardi nei pagamenti, causati dai complessi calcoli dell’INPS per adeguarsi alle modifiche legislative. Alcuni ritardi sono dovuti alla mancanza di risorse finanziarie. L’INPS gestisce un’enorme quantità di pensioni, sia per la vecchiaia che per l’invalidità.
L’enorme volume di persone che devono essere assistite rappresenta una sfida. Negli ultimi anni, l’INPS è stata oggetto di critiche per i ritardi nell’erogazione delle prestazioni previdenziali.
Questo problema persiste ancora oggi, con molti pensionati che rimangono senza pensione e aspettano mesi per i necessari adeguamenti. Ad esempio, la pensione minima avrebbe dovuto aumentare a 600 euro per gli over 75, ma coloro che ne hanno diritto devono ancora ricevere l’importo maggiorato.
Per quanto riguarda lo sgravio di 90 euro, teoricamente i pensionati over 75 dovrebbero riceverlo a partire da giugno. Tuttavia, gli aumenti sono minimi, come riconosciuto dall’INPS. Si spera che entro giugno la questione possa essere risolta e che gli over 75 ricevano anche il canone RAI di 90 euro.
Gli anziani sopra i 75 anni non solo beneficeranno di una pensione minima più elevata, ma potranno anche risparmiare 90 euro all’anno sulla bolletta elettrica se il loro reddito è inferiore a 8.000 euro. Questo può essere ottenuto tramite una dichiarazione sostitutiva.





