Un’intensa attività investigativa dei carabinieri della Stazione di Sant’Anastasia ha portato all’emissione di due misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti coinvolti in una serie di rapine avvenute in diversi comuni della provincia di Napoli tra maggio e giugno 2025. I provvedimenti, uno dei quali prevede la custodia cautelare in carcere e l’altro l’obbligo di dimora nel Comune di Casalnuovo di Napoli, sono stati emessi dal G.I.P. del Tribunale di Nola su richiesta della Procura nolana.

L’indagine partita da un arresto in flagranza

L’inchiesta ha preso avvio il 21 giugno scorso, quando i due indagati erano arrestati in flagranza per una rapina appena commessa. Da quel momento, i militari di Sant’Anastasia hanno ricostruito un quadro più ampio di presunte responsabilità attraverso pedinamenti, analisi dei percorsi, acquisizione di immagini di videosorveglianza e altre tecniche investigative tradizionali.

Gli elementi raccolti hanno permesso di attribuire al principale indagato ben otto rapine consumate nell’arco di poche settimane nei territori di Casalnuovo di Napoli, Pomigliano d’Arco, Marigliano, Castello di Cisterna, Mariglianella e Sant’Anastasia. Un numero elevato che fa pensare a un’attività seriale e particolarmente organizzata.

Le contestazioni: rapine, tentata rapina, furto con strappo e ricettazione

Oltre alle otto rapine, al principale indagato è contestata anche una tentata rapina avvenuta il 25 maggio a Sant’Anastasia, questa volta in concorso con l’altro uomo coinvolto nel procedimento. I due sono inoltre sospettati di un furto con strappo messo a segno a Somma Vesuviana il 20 giugno e della ricettazione di un’autovettura utilizzata per spostarsi durante i colpi.

Secondo gli investigatori, i reati sarebbero commessi con modalità rapide e spesso con l’utilizzo di veicoli rubati o comunque non riconducibili direttamente agli indagati, stratagemma che avrebbe consentito loro di agire in diverse aree del territorio nel giro di pochi giorni.

Il ruolo della Procura di Nola e i prossimi passi

La Procura della Repubblica di Nola ha coordinato tutte le fasi dell’indagine, dalla raccolta delle testimonianze alle analisi tecniche, fino alla richiesta delle misure cautelari eseguite nelle ultime ore. I due indagati sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori approfondimenti e per l’interrogatorio di garanzia.

Le attività investigative proseguiranno per verificare eventuali collegamenti con altri episodi avvenuti nella stessa area e per chiarire la dinamica completa dei fatti contestati. L’operazione rappresenta un punto significativo nel contrasto alle rapine seriali che, negli ultimi mesi, avevano creato allarme tra i residenti di vari comuni dell’hinterland napoletano.