Una lieve ma avvertibile scossa di terremoto è stata registrata nella tarda serata di venerdì 7 novembre nella provincia di Benevento.
I sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno rilevato il sisma alle ore 22:37, con una magnitudo di 2.5 sulla scala Richter.
Epicentro a nord-ovest di Cusano Mutri
Secondo i dati ufficiali dell’INGV, l’epicentro è stato localizzato a circa 6 chilometri a nord-ovest di Cusano Mutri, nel cuore dell’Appennino campano, a una profondità ipocentrale di 8,7 chilometri.
Nonostante la magnitudo moderata, la superficialità del sisma ha reso la scossa chiaramente percepibile dalla popolazione locale.
Nessun danno, ma tante segnalazioni
La Protezione Civile e le autorità locali non hanno ricevuto segnalazioni di danni a edifici o lesioni a persone. Tuttavia, numerosi residenti hanno riferito di aver avvertito nitidamente la vibrazione, in particolare nei comuni dell’area del Beneventano.
Le segnalazioni sono giunte ai centralini e sono state ampiamente condivise anche sui social, dove molti utenti hanno descritto la scossa come “breve ma secca”.
Un’area sismicamente attiva
L’evento sismico si inserisce nel quadro geologico complesso dell’Appennino meridionale, caratterizzato da un’attività tettonica costante e da frequenti micro-scosse.
Gli esperti dell’INGV hanno tuttavia escluso qualsiasi collegamento tra la scossa nel Beneventano e il terremoto di magnitudo 4.0 che aveva colpito l’Irpinia lo scorso 25 ottobre, con epicentro a Montefredane e ipocentro a 14 chilometri di profondità.
Le analisi degli esperti INGV
In merito al sisma di fine ottobre, i sismologi avevano ipotizzato l’attivazione di una faglia inversa, un meccanismo di compressione locale che si differenzia dal regime estensionale tipico delle grandi faglie appenniniche, responsabili dei terremoti più distruttivi come Irpinia 1980, L’Aquila 2009 e Amatrice 2016.
L’evento di venerdì, invece, rientra nei parametri di ordinaria attività sismica di bassa energia registrata con regolarità nella dorsale appenninica.
Escluso ogni legame con l’attività vulcanica
L’Osservatorio Vesuviano, diretto da Lucia Pappalardo, ha escluso qualsiasi correlazione tra la scossa nel Beneventano e i fenomeni vulcanici dei Campi Flegrei o del Vesuvio.
Secondo gli esperti, la distanza geografica e la natura tettonica del sisma rendono impossibile ogni interazione con i sistemi magmatici dei vulcani campani.





