Il Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si prepara a introdurre un nuovo bonus dedicato ai caregiver familiari. Il disegno di legge, prossimo all’approvazione, prevede l’erogazione di un contributo trimestrale da 1.200 euro da parte dell’INPS per i caregiver prevalenti, riconoscendo ufficialmente il loro ruolo centrale nell’assistenza a persone con disabilità grave o anziani non autosufficienti.

Un nuovo tassello nella riforma del welfare familiare

La misura si inserisce in un progetto più ampio di rinnovamento del sistema di welfare, con l’obiettivo di sostenere economicamente chi garantisce assistenza continuativa in ambito domestico. La bozza del provvedimento, in arrivo in Parlamento, stabilisce che il bonus non venga conteggiato nel calcolo dell’ISEE e non interferisca con altre prestazioni, compreso l’Assegno di Inclusione (Adi). Questo elemento rende possibile cumulare entrambi i sostegni, un vantaggio rilevante per i nuclei familiari che affrontano costi legati alla non autosufficienza.

Il caregiver potrà inoltre svolgere un’attività lavorativa fino a 3.000 euro annui senza perdere il diritto al contributo, favorendo una maggiore conciliabilità tra assistenza e occupazione.

Bonus caregiver e Assegno di Inclusione: due strumenti compatibili

L’Assegno di Inclusione prevede un aumento automatico dell’importo in presenza di componenti con disabilità grave o non autosufficienti. Il nuovo contributo ai caregiver non modifica questa struttura, ma si affianca ad essa, potenziando il sostegno economico complessivo a favore delle famiglie coinvolte.

Le quattro categorie di caregiver riconosciute dal disegno di legge

Il testo individua quattro profili di caregiver, definiti in base all’impegno settimanale nell’assistenza:

Caregiver prevalente convivente con almeno 91 ore settimanali (beneficiario del bonus da 1.200 euro), Caregiver convivente con assistenza tra 30 e 91 ore settimanali, Caregiver non convivente con almeno 30 ore settimanali, Caregiver convivente o non convivente con 10-30 ore settimanali.

Dal 2027 sono previsti 250 milioni di euro annui per finanziare il sistema, sufficienti a coprire circa 52.000 beneficiari. Nel 2026 partiranno invece la piattaforma INPS dedicata e le procedure per individuare gli aventi diritto.

Chi è il caregiver familiare e qual è il suo ruolo

Il caregiver familiare è la persona che offre assistenza gratuita e continuativa a un parente con disabilità o non autosufficienza. Le attività possono includere somministrazione di farmaci, gestione delle esigenze quotidiane, accompagnamento, supervisione e supporto nella mobilità.

Il numero dei caregiver in Italia è in costante aumento, complice l’invecchiamento della popolazione. La maggior parte è costituita da donne, spesso impegnate in un carico assistenziale che può generare stress emotivo e fisico. Per questa ragione, la nuova riforma prevede anche servizi di formazione e supporto psicologico.

Dal punto di vista normativo, il riconoscimento del caregiver è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2018 e successivamente ampliato attraverso diversi interventi. La nuova misura intende consolidare ulteriormente queste tutele, includendo anche contributi figurativi e agevolazioni dedicate.

Requisiti e modalità di richiesta del Bonus Caregiver 2025

Il contributo è rivolto a chi assiste un familiare con disabilità grave certificata ai sensi della Legge 104. Tra i requisiti principali per accedere al bonus rientrano:

essere il principale responsabile dell’assistenza del familiare non autosufficiente;

prestare assistenza continuativa e gratuita;

rispettare i limiti di ISEE previsti dalla normativa;

essere residenti in Italia.

La domanda dovrà essere presentata tramite i canali ufficiali dell’INPS o, in alcuni casi, presso i servizi sociali territoriali. Per il 2025 la scadenza è fissata al 13 dicembre, salvo eventuali aggiornamenti che sarà necessario monitorare.