Un incendio di vaste proporzioni sta interessando da ieri la vegetazione del Vesuvio, minacciando una delle aree naturalistiche più amate dai cittadini di Terzigno. Il sindaco Francesco Ranieri parla di una situazione complessa e di un possibile atto doloso dietro le fiamme.
“Il vento verso le case ha creato paura”
Ranieri ha spiegato che la scorsa notte è stata “molto critica”:
“All’inizio il vento spingeva il fuoco verso il cratere, ma poi si è diretto verso valle, in direzione delle abitazioni. In quel momento abbiamo avuto paura. Fortunatamente i mezzi da terra hanno garantito la sicurezza di tutti. C’era qualche chilometro di distanza dalle case e non è stato necessario evacuare grazie all’ottimo lavoro dei volontari della Protezione Civile della Regione Campania e dei Vigili del Fuoco, che hanno sorvegliato l’area tutta la notte”.
Vegetazione distrutta sul versante dello stadio
L’area più colpita è quella alle spalle dello stadio comunale di Terzigno, descritta dal sindaco come “la parte di vegetazione più bella, amata da chi vive la montagna”, andata completamente in fumo. Qui l’incendio ha devastato circa un ettaro di bosco.
Ipotesi di incendio doloso
Sebbene al momento non vi siano conferme ufficiali, Ranieri non esclude un’origine criminale:
“Non si può ancora dire con certezza, ma avendo vissuto gli incendi del 2017, dove fu accertata la mano criminale, temo che anche questa volta qualcuno abbia appiccato le fiamme”.
L’incendio sul Vesuvio si inserisce in un contesto di emergenza incendi in Campania, che negli ultimi giorni ha infatti impegnato numerosi mezzi aerei e centinaia di operatori per evitare che le fiamme raggiungano i centri abitati.





