L’Inps ha avviato una nuova fase di controlli rafforzati contro le frodi legate all’Assegno di inclusione (Adi) e al Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), i due strumenti introdotti nel 2024 al posto del Reddito di cittadinanza.
Nonostante i criteri stringenti già previsti in fase di domanda, i primi bilanci dell’anno rivelano irregolarità per circa 60 milioni di euro, frutto di dichiarazioni false e documentazioni alterate. I responsabili dovranno restituire integralmente le somme percepite indebitamente. Nessuna conseguenza, invece, per chi ha ottenuto i sussidi rispettando tutti i requisiti.
Le principali truffe: disabilità false e Isee manipolati
Due sono le modalità di frode più diffuse:
Falsi certificati di disabilità, in particolare antecedenti al 2010, quando la documentazione medica era solo cartacea e più difficile da verificare;
Isee correnti falsificati, con azzeramento artificiale dei redditi per ottenere sussidi maggiorati.
Nel solo 2024:
Oltre 334.000 domande per Adi e 40.000 per Sfl sono state bloccate per assenza dei requisiti;
Sono state individuate 5.500 dichiarazioni Isee sospette, per un danno stimato in 25 milioni di euro.
Sono emersi anche altri casi gravi, tra cui:
Residenze fittizie per superare il requisito dei 5 anni in Italia;
Omessa dichiarazione di misure cautelari in corso;
False dichiarazioni di disabilità da parte di soggetti abili al lavoro.
Protocollo con la Corte dei Conti e nuove tecnologie di controllo
Per rafforzare la lotta alle frodi, l’Inps ha firmato un protocollo biennale con la Corte dei Conti, che prevede:
Scambio dati ogni sei mesi;
Utilizzo di strumenti digitali avanzati per monitoraggio e analisi del rischio;
Supporto operativo della Guardia di Finanza e dei Carabinieri.
L’azione è guidata dalla Direzione centrale “Internal audit, risk management, compliance e antifrode” dell’Inps, con l’obiettivo di proteggere le risorse pubbliche e garantire equità verso chi ha davvero bisogno.
I prossimi controlli: sotto la lente anche Naspi, bonus nido e invalidità
Oltre ad Adi e Sfl, la nuova ondata di controlli si estenderà anche ad altri sussidi:
Naspi (disoccupazione),
Bonus nido,
Indennità di invalidità civile,
Altri contributi assistenziali legati a famiglie e fasce fragili.
L’Inps prevede di attivare ulteriori accordi con la Corte dei Conti, replicando il modello di collaborazione già collaudato. Al centro ci sarà l’incrocio dei dati tra banche informative e l’analisi preventiva dei rischi, con il supporto delle forze dell’ordine per intercettare anche le frodi più complesse.
Danni milionari già rilevati: il precedente del Reddito di cittadinanza
I precedenti sono allarmanti. Le frodi sul Reddito di cittadinanza hanno comportato un danno stimato in 665 milioni di euro, pari al 2% della spesa complessiva, che ha superato i 34 miliardi.
Le nuove verifiche dell’Inps riguarderanno anche:
Evasione contributiva,
Omissione di redditi o variazioni familiari non comunicate,
Lavoro nero o non dichiarato da parte dei beneficiari.