Nuovo colpo al malaffare di Caivano: sette persone sono state raggiunte da misure cautelari nell’ambito di una vasta operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, coordinati dal maggiore Andrea Coratza. L’inchiesta ha portato alla luce un sistema di riciclaggio di denaro proveniente da attività criminali, reinvestito tramite scommesse e giocate al 10eLotto.

Gli arrestati: quattro in carcere, tre ai domiciliari
L’ordinanza firmata dal GIP Tommaso Perrella ha disposto la custodia in carcere per:

Raffaele Zambella, 45 anni (già detenuto a Poggioreale)

Michele Esposito, 41 anni (detenuto a Lecce)

Michele Leodato, 55 anni (detenuto a Taranto)

Aniello Leodato, 20 anni (detenuto a Catanzaro)

Agli arresti domiciliari invece:

Raffaele Alibrico

Angelo Alibrico

Luca Alibrico

Il sistema scoperto: riciclaggio tramite vincite al gioco
Secondo gli inquirenti, il gruppo criminale aveva creato una rete di riciclaggio del denaro attraverso scommesse legali. Le puntate venivano effettuate con denaro “sporco” e in alcuni casi i biglietti vincenti venivano comprati da terzi con la complicità di ricevitorie locali, consentendo così di “pulire” le somme e accreditarle su conti regolari.

Un elemento chiave dell’inchiesta è stato il contributo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che ha permesso di verificare l’utilizzo distorto degli strumenti di gioco.

Tra i beni oggetto dell’inchiesta figura anche un conto postale intestato alla moglie di Zambella, su cui sono trovati oltre 150.000 euro, giustificati come “vincite al Lotto”.

L’indagine parte da una spedizione punitiva
Tutto ha avuto origine il 7 febbraio 2023 da un presunto tentativo di rapina ai danni di Francesco Pezzella, detto Francucc Pane ’e Ran, figura nota nella criminalità locale. Tuttavia, i Carabinieri hanno presto scoperto che non si trattava di una rapina, bensì di una spedizione punitiva legata a contrasti interni per il controllo dello spaccio di droga nella zona.

Il rifiuto di Pezzella di collaborare con le autorità ha spinto i militari a effettuare una serie di perquisizioni nelle palazzine del famigerato rione IACP di Caivano, noto come “Bronx”. In particolare, i controlli si sono concentrati su un alloggio riconducibile ad Alessandro Maugeri, altro volto già noto e legato a Zambella.

Un cartello criminale radicato e strutturato
L’inchiesta ha delineato l’esistenza di un vero e proprio cartello criminale radicato nella frazione di Pascarola, che impiegava modalità raffinate per ripulire proventi illeciti, confermando la pericolosa osmosi tra gioco legale e criminalità organizzata.

L’operazione ha portato anche al sequestro preventivo di beni e denaro riferibili agli indagati. Tutti gli arrestati restano, naturalmente, presunti innocenti fino a sentenza definitiva.