Prosegue davanti alla Corte d’Assise il processo per la morte del piccolo Gabriel, un neonato di soli cinque mesi deceduto dopo una serie di ricoveri ospedalieri. Sul banco degli imputati la madre, J.C., 26 anni, accusata di maltrattamenti aggravati. Durante l’udienza, svoltasi ieri, sono stati ascoltati un medico pediatra e sette familiari del bambino. L’udienza si è tenuta davanti al collegio presieduto dal giudice Simonetta Rotili, con a latere Grazia Maria Monaco.

Il ruolo del pediatra e i primi soccorsi
Il pediatra, sentito come testimone, ha riferito di essere contattato telefonicamente dai familiari, preoccupati per le condizioni del piccolo. Il medico consigliò loro di recarsi immediatamente in ospedale, indicazione che finì effettivamente seguita. Gabriel finì inizialmente ricoverato presso l’ospedale Fatebenefratelli, successivamente trasferito al San Pio e infine al Santobono di Napoli, dove avvenne il decesso.

Le testimonianze dei familiari
Tra i testimoni, una parente ha fatto riferimento a un episodio specifico: secondo una prima ricostruzione, il neonato sarebbe colpito alla testa da una spazzola lanciata accidentalmente da un cuginetto. Circostanza che resta oggetto di accertamenti.

Nel corso dell’udienza, domande e controesami sono posti dal pubblico ministero Gianfranco Scarfò, dal difensore dell’imputata, avvocato Gerardo Giorgione, e dai legali di parte civile Vincenzo Sguera e Fabio Russo, che rappresentano rispettivamente il padre e la nonna paterna del bambino.

Le conclusioni dei periti: lesioni compatibili con maltrattamenti
A distanza di nove mesi dall’autopsia, sono  rese note le conclusioni della perizia medico-legale. I consulenti incaricati dalla Procura – Emilio D’Oro (medico legale), Tommaso Tufo (neurochirurgo) e Beatrice Lombardo (neonatologa) – hanno ritenuto che Gabriel avesse riportato lesioni compatibili con la “sindrome del bambino maltrattato”, nota anche come “shaken baby syndrome”.

Indagini e prossime fasi del processo
Fin dall’inizio, il caso ha sollevato dubbi e presentato numerose incongruenze, al centro delle indagini condotte dai Carabinieri di Benevento sotto il coordinamento della Procura. I militari hanno sentito più volte i familiari prima della svolta investigativa che ha portato all’incriminazione della madre.

La prossima udienza è fissata per il 18 novembre, quando proseguirà l’esame dei testimoni e l’analisi della documentazione medica e investigativa.