Eseguito un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un uomo residente a Massa Lubrense, in provincia di Napoli, indagato per gravi reati: maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni personali.

Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina, è eseguito dagli agenti del Commissariato di Pompei. Oltre all’allontanamento, è disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e dai suoi familiari, con l’aggiunta del divieto assoluto di comunicazione, con qualsiasi mezzo.

Una lunga escalation di violenze dal 2015
Le indagini, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata e condotte dalla Polizia di Stato, sono scaturite dalla denuncia presentata dalla vittima. Gli accertamenti investigativi hanno documentato un quadro di reiterate violenze fisiche e psicologiche, che si sarebbero protratte dal 2015 fino ai mesi più recenti.

Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe esercitato sulla compagna un costante controllo e un regime di vessazioni e intimidazioni, tale da compromettere la salute psicofisica della donna e la sua dignità personale. La gravità della situazione ha infine spinto la vittima a rivolgersi a un centro antiviolenza e ad abbandonare l’abitazione, pur essendone proprietaria, insieme alla figlia minorenne.

Accuse di violenza sessuale aggravata
Tra le ipotesi contestate all’indagato vi sono anche più episodi di violenza sessuale, che sarebbero consumati con coercizione e minacce. La donna avrebbe subito atti contro la propria volontà in un contesto relazionale caratterizzato da soprusi e prevaricazione.

L’uomo è ora sottoposto a misure restrittive, mentre proseguono gli approfondimenti da parte degli inquirenti per definire ulteriormente il quadro accusatorio.