Il supercomputer Cresco8, inaugurato lo scorso aprile presso il Centro Ricerche ENEA di Portici, ha ottenuto un importante riconoscimento internazionale. È infatti entrato nella prestigiosa classifica Top 500 dei calcolatori più potenti al mondo, posizionandosi al 228° posto.

Si tratta dell’ultima evoluzione della serie Cresco, sviluppata in collaborazione con Intel, e attualmente impiegata in progetti scientifici di rilievo globale. Tra gli ambiti di utilizzo vi sono il progetto di fusione nucleare DTT (Divertor Tokamak Test Facility) in costruzione a Frascati, le ricerche sui cambiamenti climatici, lo sviluppo di materiali avanzati, nonché l’applicazione dell’intelligenza artificiale nel campo delle tecnologie energetiche.

Oltre alla potenza computazionale, Cresco8 si distingue anche per l’efficienza energetica. Nella classifica Green500, che valuta le prestazioni dei supercomputer in rapporto ai consumi, si colloca infatti al 134° posto a livello mondiale. Questo risultato è stato possibile grazie a un innovativo sistema di raffreddamento ad acqua, in grado di dissipare fino al 98% del calore prodotto e di ridurre del 40% il consumo energetico.

Secondo Giorgio Graditi, direttore generale dell’ENEA, questa infrastruttura rappresenta «una visione da pioniere» da parte dell’Agenzia, che ha investito in risorse computazionali d’avanguardia a beneficio della ricerca e del sistema industriale. Giulia Monteleone, direttrice del Dipartimento Tecnologie Energetiche, ha evidenziato come ciò abbia favorito la crescita di una comunità scientifica di alto livello.

Infine, nella stessa graduatoria Top 500 compaiono anche altri due supercomputer presenti in Italia: Pitagora-CPU, del consorzio CINECA, e SpaceHPC, sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea.