Un tratto del torrente Solofrana, nel cuore di Mercato San Severino (SA), si è trasformato in una distesa arida, senza più vita. A denunciare il fenomeno è stato il Corpo Civico Nazionale delle Sentinelle dei Bacini Idrografici Italiani (CNSBII), che ha segnalato una condizione di secca prolungata e una grave moria di fauna acquatica.
Il sopralluogo: fauna in agonia e pozze isolate
Tutto ha avuto inizio il 7 giugno, con un sopralluogo civico. I volontari del CNSBII hanno documentato pozze isolate, pesci in agonia e rane disidratate. Nei giorni successivi, la situazione è peggiorata rapidamente: il 10 giugno, gli animali ancora vivi sono stati ritrovati morti, adagiati sul fondo fangoso di pozze quasi del tutto scomparse.
Il tratto interessato si trova lungo via Mulino del Pagano, non lontano dalla pista ciclabile e dal nuovo ponte viario.
L’intervento del CNSBII e la richiesta di chiarezza
Attraverso il coordinatore Michele Buscè, il CNSBII ha avviato una rete di segnalazioni alle autorità competenti: Comune di Mercato San Severino, ASL, Vigili del Fuoco e Carabinieri Forestali. La documentazione prodotta – fotografie, relazioni tecniche e comunicazioni ufficiali – è stata inviata agli enti preposti per richiedere un’indagine approfondita.
Il CNSBII ha posto l’attenzione su diverse possibili cause della secca:
Prelievi idrici non autorizzati
Usi irrigui intensivi
Interruzione del deflusso minimo vitale
Tutti fattori che potrebbero aver compromesso l’equilibrio del micro-ecosistema fluviale.
Parla il coordinatore Buscè: “Ora tocca alle istituzioni”
“Abbiamo svolto il nostro compito di cittadini attivi, documentando ciò che stava accadendo. Ora tocca alle istituzioni accertare i fatti e intervenire affinché episodi simili non si ripetano”, ha dichiarato Michele Buscè in una nota ufficiale.
L’appello è chiaro: è necessario rispettare la normativa ambientale e garantire una gestione responsabile delle risorse idriche.
Un torrente dimenticato da tutelare
Mentre le acque del Solofrana continuano ad arretrare, lasciando un paesaggio spettrale, la speranza è che la voce della cittadinanza possa risvegliare l’attenzione delle istituzioni su un corso d’acqua spesso ignorato, ma fondamentale per l’equilibrio ambientale locale.