Torna la protesta per il libero accesso al mare a Posillipo. Dopo la decisione del Comune di Napoli di ripristinare il numero chiuso per le spiagge libere, gli attivisti del movimento Mare libero e gratuito hanno annunciato una nuova mobilitazione. Oggi, alle ore 10:00, si ritroveranno a Largo Sermoneta per un bagno collettivo dimostrativo, in segno di opposizione a un provvedimento ritenuto discriminatorio.
Le nuove regole del Comune
Il Comune ha reintrodotto il contingentamento degli accessi, citando esigenze di sicurezza pubblica e tutela ambientale. In particolare, sono stati fissati limiti giornalieri per due tratti di costa:
Lido delle Monache: massimo 480 persone al giorno
Spiaggia tra Palazzo Donn’Anna e Lido Ideal: massimo 70 persone al giorno
In totale, si passa da 500 a 550 ingressi giornalieri rispetto al 2023. L’accesso resta gratuito, ma è subordinato a prenotazione online, con obbligo di presentarsi entro le ore 13:00. In caso contrario, la prenotazione decade e il posto viene riassegnato.
Esenzioni e novità
La prenotazione non sarà richiesta per over 70 e categorie protette. Inoltre, i minori di almeno 14 anni potranno entrare senza accompagnatori adulti, superando una delle criticità che avevano portato il Tar, lo scorso marzo, ad annullare il numero chiuso su ricorso del Comitato Mare Libero Napoli.
Le critiche degli attivisti
Nonostante l’ampliamento dei posti disponibili e alcune modifiche regolamentari, l’associazione Mare Libero ha definito il provvedimento come un passo indietro, denunciando la scarsa attenzione ai pronunciamenti della giustizia amministrativa. Negli ultimi anni, infatti, ben sette sentenze del TAR hanno accolto i ricorsi del comitato, dichiarando illegittimi i contingentamenti per il loro effetto penalizzante sui cittadini più vulnerabili.
«La riproposizione del numero chiuso contribuisce ad acuire la sfiducia nelle istituzioni e nei suoi rappresentanti», scrivono gli attivisti. E aggiungono: «Anni di battaglie per il libero accesso al mare vengono cancellati da una delibera autoritaria, impopolare e discriminatoria».
Verso nuove azioni legali
Il Comitato ha già annunciato l’intenzione di valutare ulteriori iniziative legali, ritenendo la misura in contrasto con il principio costituzionale di uguaglianza e libero accesso ai beni comuni. Per il momento, la protesta si sposta nuovamente in spiaggia, con l’obiettivo di attirare l’attenzione pubblica e riaprire un dialogo con le istituzioni.