L’Unione Europea è al lavoro su una revisione radicale della tassazione sul tabacco, con aumenti che potrebbero superare addirittura il 1.000%. A rivelarlo è infatti un documento interno della Commissione Europea, riportato da Il Sole 24 Ore, che anticipa l’intenzione di Bruxelles di aggiornare la Direttiva sulle accise del tabacco (TED).
Cosa prevede il piano UE
Sotto la guida del Commissario europeo per l’Azione climatica, Wopke Hoekstra, l’obiettivo è duplice: aumentare il gettito fiscale e rafforzare la lotta al fumo, inoltre in linea con le politiche sanitarie e ambientali dell’Unione.
La proposta prevede incrementi significativi delle imposte su tutti i prodotti contenenti nicotina, tra cui:
Sigarette tradizionali
Sigari e sigaretti
Tabacco riscaldato
Tabacco da arrotolare
Sigarette elettroniche
Bustine di nicotina (nicotine pouches)
Aumenti oltre il 1.000% per alcuni prodotti
Secondo le stime contenute nel documento, gli aumenti più drastici riguarderebbero i prodotti alternativi alle sigarette, come i dispositivi a tabacco riscaldato o le bustine di nicotina, oggi soggetti a una tassazione minima o assente in alcuni Paesi membri. In alcuni casi, l’incremento dell’imposta potrebbe superare il 1.000%, portando a un rialzo significativo dei prezzi al dettaglio.
Obiettivi fiscali e sanitari
L’iniziativa si inserisce nella strategia europea per il contrasto al tabagismo, che punta a una “generazione libera dal fumo” entro il 2040. Al contempo, il progetto mira inoltre a uniformare i livelli di tassazione tra gli Stati membri, riducendo le disparità attuali che incentivano l’acquisto transfrontaliero o il contrabbando.
Tempistiche e sviluppi
Al momento, il piano è in fase di studio tecnico e di consultazione tra gli Stati membri. L’approvazione definitiva potrebbe richiedere ancora diversi mesi, ma la direzione è ormai tracciata: più tasse, meno fumo e un impatto diretto su consumatori, produttori e rivenditori.