Paura nel pomeriggio di ieri per un violento incendio che ha colpito l’Università degli Studi della Tuscia a Viterbo, coinvolgendo in particolare il secondo piano della Facoltà di Agraria. Le fiamme, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbero propagate dall’impianto fotovoltaico installato sul tetto dell’edificio, attualmente interessato da lavori di coibentazione.

L’allarme è scattato rapidamente e l’intera area è stata evacuata in tempo. Non si registrano feriti tra studenti, personale docente e amministrativo. Le autorità locali hanno disposto l’immediata chiusura delle finestre nelle abitazioni limitrofe, a causa del fumo e dei possibili agenti inquinanti sprigionati dal rogo.

Le fiamme arrivano ai laboratori di Chimica
Particolarmente critico il coinvolgimento dei laboratori di Chimica, situati in un edificio adiacente, dove erano conservate sostanze altamente infiammabili. La situazione è stata contenuta grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, giunti sul posto con diverse squadre e mezzi specializzati. Sul luogo anche le forze dell’ordine e tecnici dell’Arpa, che hanno installato una centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria.

Le indagini: si ipotizza incendio colposo
La Procura della Repubblica di Viterbo ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per incendio colposo. È stato già disposto il sequestro dell’area interessata e nelle prossime ore verrà nominato un consulente tecnico per stabilire le cause esatte dell’incendio. Secondo le prime informazioni, i lavori in corso sul tetto potrebbero aver avuto un ruolo nell’innesco.

Le sedi di Agraria chiuse fino a nuovo ordine
Le attività didattiche sono state sospese inizialmente nella sede di Riello, ma per la giornata di oggi l’interruzione riguarda tutte le sedi della Facoltà di Agraria a Viterbo. Resta ancora incerta la data della riapertura, che sarà definita in base agli esiti delle verifiche strutturali e ambientali.