Tragedia nella tarda serata di sabato 14 giugno lungo la Strada Statale 18, nel territorio comunale di Eboli. Un violento incidente tra una motocicletta e un’automobile è costato la vita a Giovanni D’Amato, 55 anni, noto ristoratore della zona. Gravemente ferita la compagna che viaggiava con lui in sella al mezzo a due ruote. Illeso il conducente dell’auto, una Fiat 500X, guidata da un giovane.

I soccorsi e la dinamica ancora al vaglio
L’impatto, le cui cause sono ancora in corso di accertamento, si è verificato intorno alle 22. Secondo una prima ricostruzione, la moto condotta da D’Amato si è scontrata frontalmente con l’autovettura per motivi non ancora chiariti.

I sanitari del 118 sono giunti tempestivamente sul luogo dell’incidente. Il 55enne è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Eboli, ma è deceduto poco dopo l’arrivo a causa delle gravi lesioni riportate. La donna che era con lui, anche lei residente in zona, è stata trasferita in codice rosso all’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia, dove resta ricoverata in condizioni critiche.

I Carabinieri della Compagnia di Eboli, guidati dal capitano Greta Gentili, hanno effettuato i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità.

Il cordoglio della comunità di Santa Cecilia
La morte di Giovanni D’Amato ha profondamente colpito la comunità di Santa Cecilia, dove l’uomo era molto conosciuto per la sua attività nel settore della ristorazione. Tra i tanti messaggi di cordoglio, anche quello del consigliere comunale Vito Maratea, che ha ricordato così il 55enne:

“Oggi la comunità di Santa Cecilia piange la scomparsa di Giovanni D’Amato. Una notizia triste, che ha colpito tante persone che lo conoscevano e lo stimavano. Giovanni era una figura molto nota nel quartiere, anche grazie al suo lavoro. Un volto familiare, una presenza quotidiana. Una persona semplice, concreta, con un modo diretto ma rispettoso di rapportarsi agli altri. A nome di chi lo ha conosciuto, un pensiero di vicinanza alla sua famiglia. Ciao Giovanni. Riposa in pace.”