Una giornata di sole e mare si è trasformata in un incubo per decine di giovani presenti al lido “Palma Rey”, al confine tra Marina di Varcaturo e Castel Volturno. Intorno alle 13:15, un banale incontro tra due ragazzi si è trasformato in una violenta lite finita nel sangue: Nicola Mirti, 18 anni, è stato accoltellato a morte da un coetaneo.

Accoltellato davanti al bar del lido: la lite finisce in tragedia
Tutto è avvenuto in pochi minuti, davanti al bar dello stabilimento, affollato da ragazzini in fila per panini e bibite. Tra la folla, si incrociano Nicola Mirti, 18enne di Mugnano, e Salvatore Sannino, 19 anni, anche lui di Mugnano. I due si conoscono, ma tra loro ci sono attriti mai chiariti.

Le parole degenerano rapidamente. Poi, il dramma: Sannino estrae un coltello e colpisce Mirti con due fendenti, uno all’altezza delle costole, l’altro sotto la scapola sinistra. In pochi istanti, il lido si trasforma in una scena di panico e orrore. Nicola crolla a terra, tra le urla dei presenti.

I soccorsi e la corsa disperata all’ospedale
Un bagnino tenta di soccorrere Nicola, che respira ancora. Una ambulanza privata della Croce Verde lo trasporta d’urgenza all’ospedale di Pozzuoli, ma il suo cuore si ferma proprio mentre la barella varca il pronto soccorso della Schiana. Inutili i tentativi di rianimarlo con il defibrillatore.

Individuato l’aggressore: arrestato 19enne con ancora il costume sporco di sangue
La polizia scientifica e la Squadra Mobile di Caserta avviano subito le indagini. Poco dopo, identificano l’aggressore: Salvatore Sannino, 19 anni, incensurato. Viene rintracciato con ancora il costume sporco del sangue di Nicola e portato in Questura, dove il pubblico ministero della Procura di Santa Maria Capua Vetere lo sottopone a un lungo interrogatorio.

Tensione al lido e in ospedale: rabbia e dolore tra amici e parenti
La notizia della morte si diffonde rapidamente, scatenando momenti di tensione e disperazione sia al lido che all’esterno dell’ospedale. Almeno 30 persone, tra amici e familiari, si radunano nel pronto soccorso, costringendo il personale sanitario a blindarsi in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. Serve anche un’altra ambulanza per soccorrere un’amica della vittima, colta da crisi epilettica per lo choc.

I testimoni lo descrivono come impietrito e confuso, con lo sguardo perso nel vuoto.

Fermo per omicidio volontario, ma restano molti interrogativi
Alla fine dell’interrogatorio, per Sannino scatta il fermo con l’accusa di omicidio volontario. Ma gli inquirenti continuano ad approfondire il contesto e i possibili retroscena. Non si esclude che alla base della lite ci siano vecchi rancori legati ad ambienti criminali, dato che la vittima era arrestata ad aprile a Scampia per droga.