Un grave episodio di uxoricidio si è consumato nella giornata di ieri, in pieno giorno, nel centro urbano di Lecce. Luigi Quarta, 82 anni, ha ucciso la moglie, Amalia Quarta, 83 anni, sparandole alla testa mentre dormiva. Il fatto è avvenuto nell’abitazione della coppia, situata in via Bonifacio, una zona residenziale della città.
Omicidio in famiglia: chiamati i soccorsi dallo stesso autore del delitto
Secondo quanto riferito dalle autorità, è lo stesso Luigi Quarta a chiamare il numero di emergenza 118 subito dopo il gesto. L’uomo, pensionato e in possesso regolare dell’arma da fuoco utilizzata, è stato fermato dai carabinieri e condotto in caserma, dove è stato interrogato per diverse ore. Successivamente, il pubblico ministero ha disposto l’arresto in flagranza con la detenzione in carcere per omicidio volontario.
Il movente: disaccordi legati alla salute della moglie
Dalle prime indiscrezioni emerse durante l’interrogatorio, sembra che alla base del gesto vi fossero tensioni familiari legate alla salute della donna. L’anziano avrebbe raccontato agli inquirenti che la moglie si rifiutava da tempo di assumere i farmaci prescritti per la cura del diabete. Questo rifiuto avrebbe generato litigi frequenti e crescente esasperazione.
La mattina dell’omicidio, secondo la ricostruzione fornita dallo stesso autore, l’uomo sarebbe uscito per fare la spesa. Al suo ritorno, trovando la moglie addormentata a letto, avrebbe impugnato la pistola legalmente detenuta e fatto fuoco, colpendola alla testa e uccidendola sul colpo.
La dinamica: colpita nel sonno
Le prime indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura di Lecce hanno confermato che la donna è uccisa nel sonno. L’arma utilizzata è una pistola regolarmente registrata, custodita all’interno dell’abitazione. Al momento si attendono i risultati dell’autopsia, disposta dagli inquirenti per chiarire ogni dettaglio tecnico della morte.
Un dramma che riapre il dibattito sulla salute mentale e la gestione della terza età
Il tragico episodio solleva nuove riflessioni sulla salute mentale nella terza età, sull’uso e la custodia delle armi da fuoco da parte di soggetti anziani, e sulla solitudine e fragilità che spesso caratterizzano le dinamiche familiari in età avanzata.