Pietro, il neonato di 9 mesi arrivato giovedì scorso in coma al pronto soccorso di Sapri, resta in condizioni critiche ma stabili. I medici dell’ospedale Santobono di Napoli, dove il piccolo è ricoverato, mantengono la prognosi riservata. I controlli clinici proseguono con la massima attenzione.

Indagini in corso: sotto sequestro l’abitazione di Villammare
Il caso è ora al vaglio della Procura di Lagonegro, che sta ricostruendo le ore precedenti al ricovero del bambino. Pietro viveva in una villetta a Le Ginestre, frazione costiera di Villammare (comune di Vibonati), insieme alla madre, al compagno di lei e al fratellino di 4 anni.

L’abitazione è stata messa sotto sequestro, e gli inquirenti ipotizzano che le gravi lesioni riportate dal piccolo possano essere compatibili con episodi di maltrattamenti in famiglia.

Ascoltati familiari e sequestrata la casa
Le forze dell’ordine hanno già interrogato:

La madre del bambino

Il suo attuale compagno

I nonni

Il padre biologico

Alcuni interrogatori sono durati ore, con l’obiettivo di chiarire eventuali responsabilità dirette o omissioni.

Madre sospesa dalla responsabilità genitoriale
Nel pomeriggio di ieri, il Tribunale per i Minorenni di Potenza ha preso una decisione importante:

La madre è sospesa dalla potestà genitoriale

Le è imposto il divieto assoluto di contatto con entrambi i figli

Il fratellino maggiore è stato affidato ai servizi sociali ed è ora ospite di una comunità protetta.

Veglia di preghiera a Villammare
La comunità di Villammare è profondamente scossa. Ieri sera, nella parrocchia Maria Santissima di Portosalvo, si è tenuta una veglia di preghiera guidata da Don Vincenzo Contaldi. Molti cittadini hanno partecipato, stringendosi nel dolore e nella speranza che Pietro possa farcela.