Si allarga l’inchiesta sulla tragedia della funivia del Monte Faito, costata la vita a quattro persone lo scorso 17 aprile 2025. Secondo quanto riportato da Il Mattino e La Repubblica, il numero degli indagati passa da 25 a 26. Tra i nuovi destinatari di avviso di garanzia figura anche l’EAV (Ente Autonomo Volturno), gestore dell’impianto, indagato come atto dovuto in vista di un accertamento tecnico irripetibile.
Le accuse: disastro colposo, omicidio colposo e lesioni
La Procura di Torre Annunziata, guidata dal sostituto procuratore Alessandro Riccio, contesta a tutti gli indagati i reati di:
Disastro colposo
Omicidio colposo
Lesioni personali colpose
Le ipotesi di reato fanno riferimento a condotte omissive nella progettazione, manutenzione, controllo, verifica, vigilanza e ispezione dell’impianto. Queste gravi mancanze avrebbero contribuito al verificarsi dell’incidente.
Le vittime della tragedia
Nell’incidente persero la vita:
Carmine Parlato, dipendente dell’EAV
Janan Suliman, giovane turista israelo-palestinese
Elaime Margaret Winn e Graeme Derek Winn, coniugi britannici
Il fratello di Janan, Thabet Suliman, rimase invece gravemente ferito.
Accertamenti tecnici e richieste di incidente probatorio
L’accertamento tecnico irripetibile è stato fissato per le ore 15 del 19 giugno, presso gli uffici della Procura di Torre Annunziata. Si tratta di un passaggio fondamentale per ricostruire con precisione le cause tecniche dell’incidente e le eventuali responsabilità.
Nel frattempo, tre degli indagati hanno avanzato richiesta per un incidente probatorio, sul quale si attende la decisione del giudice.