Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle prenotazioni per le vacanze, torna alla ribalta il tema dei rimborsi e dei bonus legati ai viaggi, in particolare per chi sceglie l’aereo come mezzo di trasporto. Tra novità normative e indiscrezioni, si parla sempre più spesso di un bonus da 500 euro e della cosiddetta “regola delle 4 ore”. Ma di cosa si tratta esattamente?
Bonus da 500 euro: non è un incentivo, ma un indennizzo
Contrariamente a quanto alcuni titoli lasciano intendere, il presunto “bonus vacanze da 500 euro” non è un incentivo statale per viaggiare, bensì un indennizzo previsto dalle nuove regole europee sui voli aerei, ancora in fase di approvazione. L’obiettivo è quello di aggiornare i diritti dei passeggeri in caso di ritardi e cancellazioni.
La nuova “regola delle 4 ore”: cosa prevede
Il Consiglio dei ministri dei trasporti dell’Unione Europea ha proposto una riforma che cambierebbe i criteri per ricevere un risarcimento in caso di ritardo:
Per i voli fino a 3.500 km, il diritto al rimborso scatterebbe solo dopo un ritardo minimo di 4 ore.
Se il volo viene cancellato, la compagnia aerea dovrà offrire un’alternativa entro 3 ore.
In assenza di un’alternativa adeguata, il passeggero potrà organizzarsi autonomamente e ottenere un indennizzo fino al 400% del costo del biglietto, ma non superiore a 500 euro.
Normative attuali: cosa dice il Regolamento UE 261/2004
Attualmente, il Regolamento UE 261/2004 prevede che i passeggeri abbiano diritto a compensazioni economiche in caso di ritardo superiore alle 3 ore, cancellazione o negato imbarco, con indennizzi che variano tra i 250 e i 600 euro a seconda della distanza del volo.
Le nuove proposte intendono innalzare la soglia di ritardo per le tratte brevi, portandola da 3 a 4 ore, una misura che ha suscitato diverse critiche da parte delle associazioni dei consumatori.
Cosa cambia per i viaggiatori
Se approvata, la riforma comporterà:
Indennizzi più chiari ma soglie più alte per ottenerli
Maggiore responsabilità per le compagnie aeree nell’offrire soluzioni alternative
Un massimale di 500 euro in caso di disservizi gravi.