Continuano a moltiplicarsi le segnalazioni di lanci di pietre e oggetti contundenti contro le auto in transito sulla Statale 268, all’altezza del comune di Sant’Anastasia. A documentare il fenomeno è il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha diffuso sui social diverse testimonianze raccolte direttamente dalle vittime.
Parabrezza sfondati e paura tra gli automobilisti
Il bilancio degli episodi è allarmante: parabrezza distrutti, carrozzerie danneggiate, fanali frantumati, oltre a una diffusa sensazione di insicurezza tra i conducenti. Per molti, il timore si è trasformato in vero e proprio panico. Alcuni raccontano di aver “visto la morte con gli occhi”, come nel caso di un dipendente dell’EAV, che ha rischiato un impatto diretto con una pietra mentre guidava verso Poggiomarino.
In altri casi, lanci di sacchi o oggetti pesanti hanno colpito le auto causando danni lievi ma con la consapevolezza che, se colpito il parabrezza o il conducente, l’esito sarebbe potuto essere tragico.
Una “statale delle sassaiole”
Il tratto di strada, già noto per incidenti anche gravi, è stato ribattezzato sui social come la “Statale delle sassaiole”, in riferimento alla frequenza e pericolosità degli attacchi. Alcuni episodi segnalati risalgono alle notti del 3 e 4 maggio, in prossimità degli svincoli di Pomigliano d’Arco e Scafati. Gli automobilisti, colti di sorpresa, spesso non denunciano per paura o per l’impossibilità di fermarsi in sicurezza.
Prime perlustrazioni e controlli rafforzati
Dopo la prima denuncia pubblica lanciata da Borrelli, le forze dell’ordine hanno avviato le prime perlustrazioni mirate. Secondo quanto riferito da alcuni cittadini, sarebbero stati osservati nuovi lanci di sampietrini, ma con la presenza di pattuglie che hanno soccorso gli automobilisti colpiti e presidiato i punti più critici.
Un automobilista ha confermato: “Questa sera ho notato una maggiore presenza delle forze dell’ordine. Hanno aiutato chi era colpito e stanno monitorando il tratto”.
Ipotesi: rapine organizzate da gruppi locali
Dalle testimonianze raccolte emergono anche ipotesi inquietanti: gruppi di tossicodipendenti avrebbero preso di mira gli automobilisti con l’obiettivo di costringerli a fermarsi e poi rapinarli. In alcuni casi è segnalata la presenza di una Opel Astra sospetta, riconducibile ai presunti aggressori.
Secondo cittadini di Pollena Trocchia, il fenomeno non sarebbe isolato né recente: “È una situazione che va avanti da anni – spiega un residente – ma che solo ora sta emergendo grazie al passaparola e ai social”.
Borrelli: “Fenomeno grave e diffuso, servono videocamere e controlli mirati”
Il deputato Borrelli sottolinea la gravità del problema:
“Stiamo trasmettendo tutte le segnalazioni ricevute alle forze dell’ordine. È probabile che operino gruppi distinti di rapinatori, e che l’area coinvolta sia ben più estesa di quanto si pensi. Il pattugliamento è un primo passo, ma è necessario installare videocamere di sorveglianza, intensificare i controlli e avviare indagini sulle vetture sospette”.
Appello alla prudenza e alla denuncia
Le autorità invitano i cittadini a non fermarsi in luoghi isolati in caso di impatto, a contattare immediatamente le forze dell’ordine e a denunciare ogni episodio, anche con foto o video, per agevolare le indagini.