Non si tratterebbe di rapine, ma di sfide social pericolose e senza scrupoli. È questa la nuova inquietante ipotesi investigativa dietro le sassaiole sulla Statale 268, la strada che attraversa i comuni vesuviani e che negli ultimi mesi è teatro di episodi sempre più gravi e frequenti.

Lanci di pietre come “challenge”: la nuova pista investigativa
Secondo quanto emerso dalle indagini e dalle numerose testimonianze raccolte, gli attacchi non sarebbero finalizzati a fermare le auto per rapinare gli automobilisti. Dietro potrebbe esserci una sorta di “challenge” diffusa sui social, in cui gruppi di ragazzi si sfidano lanciando pietre su veicoli in corsa per puro divertimento, senza preoccuparsi delle conseguenze.

Il rischio è elevatissimo: vetri frantumati, carrozzerie danneggiate e persone ferite. Tra i casi più gravi, quello di Sabrina, residente a Somma Vesuviana, colpita da schegge al volto e al torace dopo che un masso ha infranto il parabrezza della sua auto.

Borrelli: “Siamo davanti a una follia criminale, servono tolleranza zero e videosorveglianza”
A denunciare la situazione con forza è il deputato Francesco Emilio Borrelli (AVS), che ha raccolto decine di segnalazioni da parte di cittadini terrorizzati:

“Se davvero dietro questi attacchi c’è una challenge, siamo davanti a pazzi criminali. Non possiamo aspettare il primo morto. Servono telecamere, controlli serrati e tolleranza zero.”

Borrelli invita la popolazione a collaborare con le forze dell’ordine, segnalando qualsiasi dettaglio utile: “Anche un piccolo indizio può fare la differenza.”

Episodi recenti: paura lungo la SP1 e a Somma Vesuviana
Le ultime segnalazioni descrivono scene da brividi:

“Domenica 4 maggio, alle 21:30, un colpo improvviso sulla carrozzeria mentre eravamo sulla 268. Il vetro era segnato, il cofano ammaccato. Solo dopo ci siamo accorti del danno.”

“Lunedì 5 maggio, ore 3:40: mio padre sulla SP1 ha visto il parabrezza esplodere per un sasso lanciato dall’alto, nei pressi del campo nomadi.”

Il sindaco di Somma Vesuviana ha già disposto un presidio fisso della Polizia Municipale sui cavalcavia più a rischio, ma la paura resta alta e il numero di episodi in crescita.