Conoscere Stefania Guarracino è un dono. Ad ascoltarla ci si dimentica subito che è una intervista per il lancio di un suo progetto. Diventa sin dai primi minuti un incontro di anime, il suo raccontare quanto di bello ha fatto finora è un atto di generosità, lontano dall’ autocelebrazione di cui i social oggi sono pieni.
Stefania Guarracino, scrittrice, docente e counselor ha anche la rarissima capacità di parlare ascoltando l’ interlocutore. Ha costruito con fatica, conoscendo personalmente il dolore, la bellezza del mondo che vorrebbe. Non per sé. Per tutti. E soprattutto per tutte.
Il Premio Sorellanza nasce sette anni fa da una sua idea, con l’intento più difficile che esista nel mondo della comunicazione sociale: far coesistere donne che siano l’ una LUCE per l’ altra. In che modo? Conoscendo la potenza della parola, che può ferire e per fortuna anche guarire.
“Il Premio Sorellanza nasce per riconoscere e onorare donne di ogni settore che si sono distinte non solo per il loro talento, ma per la loro capacità di camminare con le altre, di costruire ponti invece che muri” ci spiega Guarracino continuando “Questo premio si fonda su cinque pilastri, ispirati agli Accordi di Don Miguel Ruiz, che per me rappresentano una vera e propria bussola esistenziale: L’impeccabilità della parola, perché le parole sono semi, e possono creare o distruggere. Il non prendere nulla sul personale, per vivere libere dal giudizio e restare integre nel nostro percorso. Il fare sempre del proprio meglio, senza inseguire la perfezione ma mettendo cuore, presenza e verità in ciò che facciamo.
La consapevolezza, perché solo chi è presente può davvero scegliere e non reagire.
E infine, il non supporre nulla: imparare a chiedere, a comunicare apertamente, a non lasciare che il non detto crei distanza. Questo ultimo accordo è forse il più rivoluzionario: ci invita a uscire dal mondo delle ipotesi e ad abitare davvero l’incontro”.
Stefania Guarracino abita intensamente anche la nostra intervista, raccontandoci di più “Tre anni fa, da questa stessa visione, è nato il Premio Poetico Sorellanza. Perché credo che il linguaggio naturale della sorellanza sia proprio la poesia. La poesia sa nominare l’invisibile, sa accogliere le sfumature, sa connettere ciò che sembra distante. È uno spazio di verità e di bellezza condivisa. Quest’anno, per la prima volta, il Premio Poetico sarà un evento a sé stante, anticipando il Premio Sorellanza. Un segnale di crescita, di espansione, ma anche di riconoscimento del potere che la parola poetica ha di ispirare, unire e guarire”.
Il lavoro straordinario per lei è un seme piantato, “oggi vedo un giardino che fiorisce, grazie alle donne che hanno ricevuto questo premio, e grazie a tutte quelle che ogni giorno scelgono la sorellanza come pratica quotidiana” . La settima edizione del Premio Sorellanza si terrà, domani 10 Maggio, come sempre a Nola, presso Teatro Umberto, alle 18.
Sboccerà la sorellanza con le premiate: Giulia Franzese, Grazia Di Michele, Nensi Romano, Rosa Stingone, Maria Rosaria Perez, Angela Procaccini.
Si ringrazia la docente Rosalba Brancaccio, consigliere dell’amministrazione comunale di Casamarciano, retta dal sindaco Clemente Primiano, per aver reso possibile l’incontro con la scrittrice Stefania Guarracino.