Una serata di festa si è trasformata in un incubo per Ernesto, un ragazzo di 14 anni residente a Salerno, colpito al volto da due pugni sferrati senza motivo da un diciassettenne. L’episodio è avvenuto venerdì sera in una pizzeria del centro cittadino, durante la festa di compleanno di una compagna di classe.

Il racconto del padre: “Un atto di prepotenza inaccettabile”
A denunciare pubblicamente quanto accaduto è stato Luigi Bernabò, padre del giovane aggredito, sociologo, volontario ed ex consigliere comunale di Salerno, attualmente presidente del Consiglio comunale di Giffoni Valle Piana. Su Facebook ha condiviso l’immagine del volto tumefatto del figlio e ha definito l’accaduto «un autentico esempio di prepotenza e violenza».

“Mio figlio non ha saputo darsi una spiegazione – ha scritto Bernabò – Il ragazzo lo stava fissando, poi improvvisamente lo ha colpito con due pugni in faccia, da dietro.”

Le condizioni di Ernesto: trauma facciale e paura
Ernesto, studente del primo anno al liceo De Sanctis, è stato subito accompagnato dai genitori all’ospedale Ruggi. Dopo una TAC e una visita oculistica, i medici hanno diagnosticato una contusione facciale, un dente scheggiato e un trauma all’occhio, fortunatamente senza distacco della retina.

Il giorno dopo, il ragazzo non riusciva ancora ad aprire un occhio a causa del gonfiore.

L’aggressore chiede scusa, ma resta la ferita
Il diciassettenne autore dell’aggressione, dopo ore di silenzio, ha telefonato a Ernesto per chiedere scusa. Un gesto che, seppur apprezzabile, non basta a cancellare la gravità dell’accaduto.

“Quando siamo arrivati sul posto, lui era ancora lì, come se nulla fosse – ha aggiunto Bernabò – Mi ha detto che aveva perso il controllo.”

Una riflessione urgente sulla violenza tra i giovani
L’episodio solleva interrogativi profondi sul fenomeno della violenza giovanile e del bullismo minorile, che sempre più spesso si manifestano in contesti scolastici e ricreativi. L’assenza di una lite o di un confronto precedente rende ancora più preoccupante l’accaduto.