Sette scuole d’infanzia e asili nido comunali sono rimasti chiusi a causa della carenza di bidelli e addetti alle pulizie di Napoli Servizi. A provocare la situazione è stata una consistente ondata di malattie che ha colpito circa 80 operatori scolastici.
Secondo quanto riferito da fonti accreditate a Fanpage.it, molte assenze sono risultate imprevedibili, aggravando una situazione già complessa, dato che altri dipendenti erano contemporaneamente in ferie o permesso. Tra gli istituti chiusi si conta, tra gli altri, la scuola “Maria Cristina di Savoia” nella III Municipalità Stella-San Carlo all’Arena, dove si è registrata la presenza dei carabinieri. Al momento sono in corso indagini interne per verificare se dietro la vicenda vi sia stato uno sciopero bianco.
Le scuole comunali chiuse oggi sono: “Mondo Gioioso”, “Rocco Jemma”, “Maria Cristina di Savoia”, il nido “Dietro la Vigna”, il nido “Girardi”, la scuola “Pasquale Scura” e “Emilio Scaglione”. Altre sei scuole hanno invece aperto i battenti ma senza servizio di refezione, mentre due sono rimaste operative con la refezione e orario ridotto fino alle 14. Napoli Servizi sta inoltre predisponendo interventi straordinari di pulizia per gli istituti che oggi sono rimasti aperti ma non sono stati igienizzati, con l’obiettivo di garantire la riapertura regolare già da domani.
Disagi per le famiglie
L’episodio ha causato numerosi disagi ai genitori, molti dei quali sono costretti a interrompere il lavoro per recuperare i figli prima dell’orario di uscita previsto. In diversi casi, infatti, le scuole hanno aperto regolarmente al mattino, ma di fronte all’impossibilità di garantire il servizio completo a causa della carenza di personale, hanno dovuto contattare le famiglie per far ritirare i bambini.
Intervento dell’amministrazione comunale
L’assessora all’Istruzione del Comune di Napoli, Maura Striano, ha dichiarato di aver convocato un tavolo urgente con il nuovo direttore generale per gestire e risolvere la situazione. L’amministrazione comunale si è scusata con le famiglie per i disagi causati e ha assicurato che sono in corso interlocuzioni per ricostruire quanto accaduto e prevenire il ripetersi di simili episodi.