La Fondazione Falcone è stata costituita a Palermo il 10 dicembre del 1992 con l’impegno principale di promuovere, attraverso attività di studio e di ricerca, la cultura della legalità nella società e in particolare nei giovani. Particolarmente attenta alla problematica pedagogico-educativa dei ragazzi in età scolare, la Fondazione è impegnata a realizzare un’educazione permanente ai valori dell’antimafia anche tenendo viva nelle giovani generazioni la memoria dei tanti italiani che per l’affermazione della legalità hanno sacrificato la vita.
Fin dalla sua nascita la Fondazione Falcone ha lavorato con i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, di tutto il Paese, a progetti sulla legalità.
Negli anni, migliaia di studenti sono stati coinvolti in incontri, seminari, laboratori: una formazione permanente da nord a sud dell’Italia nella consapevolezza che la conoscenza del fenomeno mafioso sia la base della coscienza civile delle giovani generazioni.
Gli alunni di centinaia di scuole italiane hanno incontrato la presidente della Fondazione, la professoressa Maria Falcone, narratrice d’eccezione di una stagione irripetibile della lotta alla mafia e testimone di come un evento tragico come la strage di Capaci, costata la vita a Giovanni Falcone, alla moglie e agli agenti della scorta, sia stato motore del riscatto di un’intera terra.
Ricordiamo che per anni dai porti italiani di Civitavecchia e di Napoli sono partite le Navi della Legalità, una dedicata a Giovanni Falcone, una a Paolo Borsellino. A bordo centinaia di studenti provenienti da tutta Italia, diretti a Palermo.
Per anni si è partiti il 22 Maggio e si è navigato tutta la notte con magistrati, forze dell’ordine, storie e ricordi dei GIUDICI EROI. Per anni si attraccava al porto di Palermo il 23 Maggio, giorno della Strage di Capaci, ad attendere i viaggiatori altri studenti palermitani. Un abbraccio tra giovani studenti che lì a poco avrebbero marciato per la Palermo di Giovanni e Paolo, avrebbero visitato l’aula bunker, nel tribunale dove si è tenuto il Maxiprocesso, avrebbero marciato sulle orme della legalità lasciata dai loro punti di riferimento, per una crescita morale ed intellettualmente onesta.