“Peggio di quanto avevamo annunciato”. È questo il commento amaro di Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro, portavoce rispettivamente dei comitati “No al taglio dei treni della Circumvesuviana” e “Circumvesuviana-Eav”, in merito alla chiusura della linea Napoli-Baiano della Circumvesuviana annunciata da Eav per il periodo compreso tra il 21 maggio e il 30 settembre 2025.

La protesta: “Penalizzato un territorio già in difficoltà”
In una nota congiunta, i rappresentanti dei comitati parlano di una decisione sconcertante e irrispettosa, che colpisce un territorio già penalizzato dalla chiusura della linea avvenuta lo scorso anno. Sottolineano come, al momento, il servizio ferroviario alternativo sia caratterizzato da tempi di percorrenza allungati, complicando ulteriormente i collegamenti verso il capoluogo.

Critiche alla tempistica: “Scuole aperte, attività lavorative in corso”
Ciniglio e Ferraro evidenziano inoltre come la sospensione del servizio avvenga in un periodo inopportuno, con scuole ancora aperte e attività lavorative pienamente attive. Contestano anche la motivazione fornita da Eav nella nota ufficiale, che fa riferimento alla scarsa affluenza dei passeggeri.

“La qualità del servizio ha spinto molti utenti a cercare alternative. Non si può usare il calo dell’utenza come giustificazione, quando è il risultato diretto di un’offerta carente”, affermano i due portavoce.

I lavori: “Si poteva intervenire prima”
Secondo quanto riportato, tra gli interventi in programma figura la sostituzione di un ponte ferroviario, già segnalato da tempo. I comitati si chiedono perché l’intervento non sia stato eseguito nel 2024, durante la precedente chiusura, e contestano il fatto che altre tratte, come quella di Sorrento, vedranno lavori notturni per ridurre i disagi, soluzione non prevista invece per la Napoli-Baiano.

Accuse ai sindaci: “Assenza di opposizione”
Ciniglio e Ferraro parlano apertamente di un “accanimento sulla linea di Baiano”, attribuendo responsabilità anche ai sindaci del territorio, accusati di non essersi opposti alla chiusura. In occasione delle prossime elezioni amministrative, chiedono ai candidati locali un impegno concreto a tutela del diritto alla mobilità.

L’appello finale: “I lavori si facciano, ma senza interrompere la linea”
I comitati non mettono in discussione la necessità degli interventi, ma chiedono che siano programmate modalità alternative per evitare l’interruzione completa della tratta.

“Chiediamo a tutti i rappresentanti istituzionali sensibili al diritto allo studio, al lavoro e alla mobilità, di intervenire affinché Eav riveda questa decisione”.