Una detenuta di 44 anni, originaria di Napoli, è morta la mattina del 1° maggio nel carcere di Castrogno (Teramo) a causa di un problema cardiaco. Per la vicenda è stato iscritto nel registro degli indagati il medico di turno in servizio la notte precedente al decesso. L’ipotesi di reato è omicidio colposo.

I fatti
Secondo la ricostruzione, la donna aveva lamentato forti dolori al petto già da almeno 48 ore. Durante la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio, le sue condizioni si sarebbero aggravate al punto da richiedere l’intervento del personale sanitario: il medico e due infermieri sono intervenuti in cella e avrebbero somministrato un farmaco tramite iniezione.

Il giorno successivo, dopo l’ora di pranzo, la detenuta si è accasciata improvvisamente nella sua cella, davanti alla compagna che ha dato l’allarme. Ogni tentativo di soccorso si è rivelato inutile.

Esito dell’autopsia e indagini in corso
Un’autopsia è già stata eseguita: il primo responso medico-legale parla di un decesso per cause cardiache. Durante l’esame autoptico, sono stati effettuati prelievi biologici per ulteriori accertamenti tossicologici, considerati irripetibili e utili a chiarire le circostanze esatte del decesso.

Nel fascicolo aperto dalla magistratura è finita la cartella clinica della detenuta, sequestrata immediatamente dopo il fatto. Al momento, l’indagine punta a verificare se ci siano state negligenze o omissioni nella gestione medica della paziente nelle ore precedenti alla morte.

I precedenti medici della donna
La 44enne, in passato, aveva superato una malattia oncologica. Recentemente, dopo il trasferimento al carcere di Castrogno per motivi di opportunità penitenziaria, la donna aveva manifestato nuovi problemi di salute. In particolare, l’11 aprile era stata portata d’urgenza all’ospedale Mazzini di Teramo, dove le era stata diagnosticata una bronchite e prescritta una terapia antibiotica a base di Rocefin.

Le prossime mosse dell’inchiesta
L’inchiesta è coordinata dalla procura di Teramo e, nelle prossime settimane, saranno fondamentali:

Gli esiti degli esami tossicologici;

Le testimonianze degli operatori sanitari e del personale penitenziario;

L’analisi delle procedure seguite in ambito medico.

L’obiettivo è stabilire se la morte poteva essere evitata con un intervento sanitario diverso o più tempestivo.