Nuovo episodio di violenza sul trasporto pubblico locale. Una dipendente di Busitalia Campania è stata molestata da un passeggero abituale mentre era in servizio sulla linea 9, in partenza da Vinciprova alle ore 10:30 e diretta verso Siano.
L’aggressione ha avuto un forte impatto sulla vittima, costretta a interrompere la corsa e a recarsi immediatamente al pronto soccorso per un consulto medico. I sanitari hanno riscontrato gravi conseguenze psicologiche, determinando per la conducente un periodo di assenza dal lavoro. L’autista ha sporto formale denuncia alle forze dell’ordine.
I sindacati: “Basta violenze, servono misure urgenti per proteggere i lavoratori”
In una nota congiunta, le segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal, Ugl Fna e il Coordinamento Aziendale RSA di Busitalia hanno espresso solidarietà alla collega e condannato con fermezza l’accaduto:
«Condanniamo l’ennesimo atto di violenza contro i lavoratori del TPL. È urgente un intervento concreto per garantire la sicurezza degli autisti e di tutto il personale in servizio.»
Le richieste dei sindacati per la sicurezza nel TPL
Alla luce dell’ennesimo episodio di violenza, i sindacati rilanciano con forza alcune proposte chiave per la sicurezza nel trasporto pubblico locale:
Cabine isolate per i conducenti, per impedire contatti diretti con i passeggeri aggressivi.
Monitoraggio trimestrale degli episodi di violenza, con report dettagliati consultabili dalle aziende e dagli enti pubblici.
Inasprimento delle pene, con procedura d’ufficio nei casi più gravi, a tutela dei lavoratori nei servizi pubblici essenziali.
Installazione di telecamere a bordo, conformi al GDPR, per identificare e perseguire legalmente gli aggressori.
Presenza rafforzata delle forze dell’ordine nei capolinea a rischio, in collaborazione con prefetture e amministrazioni locali.