Una tragedia si è consumata nella mattinata di ieri a Lecce, in un appartamento di via Monsignor Gaetano Pollio, dove un uomo di 85 anni, Angelo Brigante, ha sparato alla moglie, Mariateresa Parata, di 81 anni, prima di togliersi la vita con la stessa arma.
La lite, gli spari e la chiamata ai soccorsi
A lanciare l’allarme sono stati i vicini di casa, allarmati dalle urla provenienti dall’abitazione e dai colpi di arma da fuoco. Poco dopo, anche la figlia della coppia — preoccupata per la mancanza di notizie — ha fatto irruzione in casa, facendo la tragica scoperta.
La donna, sebbene gravemente ferita, era ancora in vita. È stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Lecce, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico delicato. Le sue condizioni restano critiche, ma stabili.
Un biglietto d’addio e una vita segnata dalla malattia
Gli inquirenti, durante i rilievi nell’appartamento, hanno trovato un biglietto sul comodino. Scritto da Angelo Brigante, conteneva un messaggio in cui l’anziano spiegava le motivazioni del gesto, parlando della sua “stanchezza di vivere”. Secondo le prime informazioni, l’uomo soffriva di gravi patologie oncologiche ed era in attesa di un intervento chirurgico nei prossimi giorni. Anche la moglie presentava problemi di salute cronici.
Una vita tra lavoro all’estero e rientro in Salento
Angelo Brigante aveva lavorato per anni in Svizzera, per poi rientrare in Salento, dove era stato impiegato in una ditta di pulizie fino alla pensione. L’arma utilizzata, una pistola calibro 9 regolarmente detenuta, è stata sequestrata dai carabinieri.
Indagini in corso
Sul luogo della tragedia sono intervenuti il medico legale Roberto Vaglio e il pubblico ministero di turno Donatina Buffelli. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Lecce e puntano a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e le condizioni psicologiche della coppia negli ultimi mesi.