«Non si possono lasciare sole le famiglie dei bambini affetti da disturbi dello spettro autistico che devono lottare anche contro la burocrazia e gli interessi economici. Per questo ho voluto essere accanto ai genitori dei bambini e ragazzi provenienti da diversi Comuni a nord di Napoli in cura al centro Antares di Caserta che hanno intrapreso una protesta instancabile contro la riduzione delle terapie, con dimezzamento delle ore e in alcuni casi addirittura dimissioni.
Il direttore generale dell’Asl Caserta mi aveva dato sin da subito grande disponibilità ad attivarsi per interloquire col centro e trovare una soluzione – dichiara Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio regionale della Campania – Oggi si è tenuto un incontro tra Asl di Caserta e Antares concluso con l’impegno del centro a garantire le terapie, a non procedere a nuove dimissioni e a richiamare i bambini che erano dimessi. È un risultato importante, che dovrà essere attuato il prima possibile perché ogni giorno perso è un passo indietro nel percorso riabilitativo.
Resta da affrontare il tema dei piccoli pazienti autistici dei Comuni di Afragola, Cardito, Casoria, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore e Caivano e più in generale dell’Asl Na 2 Nord, che si rivolgono sempre più numerosi all’Asl di Caserta per ricevere cure e trattamenti, e incappano nel vincolo imposto dalla delibera regionale di assegnazione dei fondi a ciascuna Asl, la quale stabilisce che gli stessi possano essere usati per l’80% per i residenti e solo per il 20% per i non residenti.
È necessario che si trovino le soluzioni più adeguate affinché sia garantito il sostegno riabilitativo senza se e senza ma a tutti, nessuno escluso. Le cure non possono essere “ridotte” per misure rigide, generando l’interruzione dei percorsi terapeutici, con conseguenze pesanti per bambini fragili e per nuclei familiari già provati da una gestione quotidiana complessa e spesso solitaria» ha concluso Ciarambino.