Un nuovo episodio di discriminazione scolastica si è verificato presso una scuola primaria di Cesa, in provincia di Caserta: un bambino con disabilità è stato lasciato sporco in aula per ore, senza essere accompagnato in bagno, fino alla fine delle lezioni. A denunciare l’accaduto è il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, che ha espresso profonda indignazione per l’ennesimo caso di violazione della dignità e dei diritti fondamentali.
Il sindaco di Cesa interviene: “Accertamenti in corso”
Il sindaco di Cesa ha dichiarato di aver avviato verifiche interne, chiarendo che sebbene il servizio non sia di stretta competenza comunale, il Comune ha fornito personale di supporto per gestire simili situazioni. L’episodio, però, si inserisce in un quadro ben più ampio di carenze strutturali e organizzative nel sistema scolastico italiano.
Altri casi simili in Italia: una lunga lista di negligenze
Il Coordinamento ha ricordato che questo non è un caso isolato. In diverse regioni italiane si sono verificati episodi analoghi:
Montalto Uffugo (CS): bambino autistico lasciato sporco in classe, madre esclusa dall’intervento.
Avellino: bambina di 3 anni lasciata sporca dopo un attacco di diarrea, madre bloccata all’ingresso.
Lecce: bambina disabile sola in bagno per 40 minuti in attesa della madre.
Cagliari: studente in carrozzina costretto a non andare in bagno per l’assenza di personale qualificato.
Una violazione della Costituzione e delle Convenzioni internazionali
Questi episodi rappresentano una violazione dell’articolo 3 della Costituzione Italiana, che garantisce pari dignità sociale a tutti i cittadini, e dell’articolo 28 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che tutela il diritto a un adeguato standard di vita e assistenza.
Le richieste del Coordinamento
Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani chiede interventi urgenti:
Personale formato in ogni scuola, capace di garantire assistenza primaria agli alunni con disabilità.
Chiarezza sulle competenze tra scuola ed enti locali, per evitare vuoti normativi.
Una cultura scolastica inclusiva, basata sul rispetto della dignità di ogni studente.
“È inaccettabile che nel 2025 un bambino con disabilità venga trattato in questo modo – commentano i docenti –. La scuola dovrebbe essere il primo luogo di accoglienza, non di abbandono”.
Il Coordinamento si impegna a monitorare la situazione e a collaborare con le istituzioni per promuovere una scuola veramente inclusiva, dove ogni diritto sia tutelato.