Doveva essere una giornata di festa per celebrare la promozione della GB Caprese nel campionato di Promozione, ma l’ultima partita della stagione si è trasformata in un episodio di tensione e violenza. Il match contro la Juventude Stabia, disputato allo stadio San Costanzo di Capri, si è concluso con un acceso confronto tra giocatori e tifosi, sedato solo dall’intervento delle forze dell’ordine.

Tensione in campo e tra gli spalti: rissa dopo il fischio finale
La gara tra la prima e la seconda in classifica della Prima Categoria si è conclusa con un pareggio per 2-2, un risultato che ha lasciato l’amaro in bocca alla squadra ospite, ancora in corsa per la promozione diretta. Le alte tensioni in campo si sono riversate anche sugli spalti, dando vita a insulti, spintoni e momenti di caos, con una rissa sfiorata tra giocatori e sostenitori delle due squadre.

Tra i presenti a bordo campo anche il sindaco di Capri Paolo Falco, invitato dalla GB Caprese per partecipare ai festeggiamenti. Nel tentativo di placare gli animi, il primo cittadino è stato strattonato, rimanendo coinvolto nei concitati momenti che hanno seguito la fine dell’incontro.

L’intervento delle forze dell’ordine e la condanna del prefetto
A ristabilire la calma sono stati polizia e carabinieri, intervenuti prontamente per evitare ulteriori degenerazioni. L’episodio ha suscitato reazioni anche a livello istituzionale: il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha diffuso una nota nella quale esprime solidarietà al sindaco Falco e condanna l’accaduto, sottolineando la gravità dell’episodio “perché verificatosi in occasione di un evento sportivo tra giovanissimi, dove il gioco dovrebbe essere sinonimo di rispetto delle regole e non di violenza”.