Molti cittadini che hanno ottenuto il riconoscimento dell’invalidità civile al 100% non sono consapevoli delle ulteriori prestazioni economiche a cui potrebbero avere diritto. Spesso, infatti, si limitano a ricevere l’indennità base, senza sapere che – in presenza di determinati requisiti – è possibile cumulare più misure fino a raggiungere importi vicini ai 1.800 euro mensili.

Quali sono le prestazioni disponibili nel 2025
Nel corso del 2025, l’INPS eroga tre principali forme di sostegno economico per chi è riconosciuto invalido civile totale e si trova in una condizione economica svantaggiata:

Pensione di invalidità civile – 336 euro al mese

Indennità di accompagnamento – 542,02 euro al mese

Assegno di assistenza per over 80 – 850 euro al mese (tramite voucher)

Queste prestazioni, se concesse contemporaneamente, possono portare a un sostegno complessivo fino a 1.728 euro mensili, a seconda del rispetto di specifici requisiti anagrafici, reddituali e sanitari.

Come avviare la richiesta
Il primo passo per accedere alle misure previste per l’invalidità civile consiste nell’ottenimento del certificato medico introduttivo, che deve essere compilato telematicamente dal medico di base. Successivamente, con la ricevuta del certificato, il cittadino può rivolgersi a un patronato per inoltrare la domanda all’INPS.

Dopo la convocazione presso la commissione medica, sarà stabilito il grado di invalidità. Solo in caso di riconoscimento del 100%, si potranno attivare tutte e tre le misure indicate.

I limiti di reddito da rispettare
Per accedere a queste prestazioni, è fondamentale considerare i limiti reddituali:

Pensione di invalidità civile totale (336 €): limite di reddito personale annuo pari a 19.772,50 euro

Assegno mensile per invalidità parziale (336 €): limite annuo di 5.771,35 euro

Indennità di accompagnamento (542,02 €): nessun limite di reddito

Per quanto riguarda l’assegno di assistenza da 850 euro, questo è riservato a chi:

ha almeno 80 anni,

presenta un ISEE non superiore a 6.000 euro,

è in una condizione di non autosufficienza accertata,

necessita di assistenza domiciliare continuativa.

Come funziona l’assegno di assistenza da 850 euro
Questa misura – introdotta in via sperimentale dal Decreto Anziani 2025 – prevede un contributo mensile da 850 euro, erogato sotto forma di voucher. Questi non vengono versati direttamente al beneficiario, ma possono essere utilizzati per pagare una badante o servizi di assistenza domiciliare certificati.

L’obiettivo è duplice: da un lato alleviare il carico familiare, e dall’altro favorire la permanenza degli anziani nel proprio domicilio, evitando il ricovero in strutture residenziali.

Casi reali: cosa chiedono i cittadini
Sono numerose le domande che arrivano da familiari di persone con disabilità. Ad esempio, c’è chi si chiede se sia possibile aumentare l’importo mensile percepito da un genitore invalido. In altri casi, l’interesse si concentra sull’ottenimento dell’indennità di accompagnamento, necessaria per poter assumere una badante.

In tutte queste situazioni, è fondamentale conoscere le normative aggiornate e affidarsi a un patronato o a un consulente previdenziale per valutare le opzioni disponibili.